È allarme processionaria. Da più parti arrivano ormai segnalazioni di una grave situazione nei boschi della presila catanzarese e crotonese. Questo è L' allarme che lancia Frank Mario Santacroce, già sindaco di Albi ed esponente di Forza Italia. Il fenomeno sta raggiungendo dimensioni spropositate anche perché il parassita ormai è capace di raggiungere anche altitudini superiori a 1400 metri sul livello del mare per cui i pericoli per i boschi e i danni all'ambiente naturale sono rilevantissimi in un territorio che fa dell'ecosistema la sua risorsa principale. Raccogliendo l'appello del consigliere comunale di Taverna, Giuseppe Gigliotti, ho chiesto all'assessore regionale all'agricoltura e forestazione Gianluca Gallo di intervenire e questi si era già preoccupato di indirizzare un'istanza al ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, richiedendo al Governo un sostegno straordinario per le costanti e progressive infestazioni delle pinete di pino laricio dell'altopiano della Sila (e non solo) da parte del dannoso parassita Thaumetopoea pityocampa, comunemente noto come processionaria del pino. In tal senso, prosegue Santacroce, è necessaria la pianificazione di un progetto di contrasto e contenimento del fitofago che, avendo notevolmente indebolito le foreste di pino laricio, potrebbe dar spazio ad altri insetti xilofagi, i quali, a loro volta, sarebbero veicoli di numerose malattie fungine legnicole. L'intervento non è più rinviabile considerato che le larve sono molto voraci fin dalla nascita e si nutrono delle foglie della pianta su cui sono nate. Distruggere i nidi della processionaria è indispensabile, prima che i danni alle piante, agli animali, all'ambiente, all'uomo e in tal senso immaginiamo anche i numerosi operai forestali che frequentano le foreste per gli interventi di salvaguardia, diventino importanti e non più gestibili. L'augurio, conclude Santacroce, è che rispetto al passato si intervenga con celerità per evitare un disastro ambientale.