"Il desolante e avvilente scenario emerso l’altra sera, nel corso della trasmissione Presa Diretta, credo abbia finalmente fatto capire a tutti cosa significhi operare in Calabria

Quanto insomma costi semplicemente fare il proprio dovere in una terra purtroppo marcia e corrotta fin nel midollo. Io, però, pur essendo a conoscenza dei gravissimi rischi, non soltanto di natura professionale, a cui andavo incontro non mi sono di certo tirato indietro.

E l’ho fatto, pur come premesso a prezzo di notevoli sacrifici personali, ma conscio del fatto che dopo aver tutelato la maggior parte dei dipendenti regionali al lavoro nel Dipartimento della Protezione Civile, di cui avevo l’onore e l’onere della direzione, avrei anche dovuto salvaguardare, nei limiti del mio ruolo come ovvio, tutti i cittadini calabresi. Minacciati, prim’ancora che dalla più potente consorteria malavitosa del mondo, dai suoi fiancheggiatori in giacca e cravatta.

Politici e professionisti insospettabili che tentano di infiltrarsi in tutti i gangli della società civile e, soprattutto, del potere istituzionale."