"ANCI Calabria deve recuperare rappresentatività e legittimazione per avere quella forza di porsi, con autonomia, quale interlocutore credibile a tutela e supporto di tutti i Comuni calabresi; c'è, oggi più che mai, la necessità di ascoltare le comunità calabresi di fronte al dramma sociale e sanitario che si sta vivendo": questa la dichiarazione del Sindaco di Marcellinara, Vittorio Scerbo, componente del Comitato Direttivo di ANCI Calabria che lancia, dopo la sollecitazione di alcuni colleghi, la proposta per la nuova Presidenza dell'Associazione dei Comuni, a seguito del Consiglio Regionale del 29 aprile scorso, nel corso del quale è stato definito il percorso che porterà alle nuove elezioni nella prima decade di luglio. Un percorso che è partito già con la definizione della platea degli aventi diritto al voto attraverso la verifica della morosità degli enti soci, che dovranno mettersi in regola entro il prossimo mese di giugno.

"Oggi - ha proseguito il Sindaco Vittorio Scerbo - c'è un dato di fatto innegabile: il mancato coinvolgimento dei Comuni e dei Sindaci da parte della Regione sui temi della sanità, ma anche del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza".

"Sono cresciuto amministrativamente con un'idea di associazione che sappia fornire gli strumenti per far sentire forte la voce dei Comuni e dei Sindaci sui problemi e che sia in grado di supportare positivamente gli Enti su iniziative e progetti - ha riferito il Sindaco Vittorio Scerbo, che prima di essere stato eletto Primo Cittadino di Marcellinara, nel 2013, è stato selezionato, a livello nazionale, per far parte della Scuola ANCI Giovani Amministratori.

"L'ANCI, di fronte ai temi e problemi che attanagliano i Comuni, e che sono appunto uguali e comuni a tutti, deve porsi in maniera credibile nel rapporto con la Regione, soprattutto, senza condizionamenti di appartenenza politica o di colore di questa o quell'Amministrazione. Bisogna sviluppare, per questo, un concetto di comunità e di rete fra enti che sappiano fare massa critica per agire in maniera unitaria a difesa delle stesse. L'Anci, per questo, lungi dall'essere un sindacato dei Sindaci, deve sapere guardare alla comunità tutti degli enti aderenti e non può più essere vista come la camera di compensazione dove viene fatto valere magari solo il potere delle Città capoluogo o dei grossi centri".

"Con un'ANCI Calabria fortemente rappresentativa e, quindi, con un Presidente, un Sindaco, legittimamente eletto - ha concluso il Sindaco Vittorio Scerbo - i Comuni torneranno ad essere interlocutori privilegiati per il loro fondamentale apporto nella soluzione dei problemi e conoscenza del territorio. La Regione non potrà non tenerne conto e dovrà modificare un approccio che, in questo anno e mezzo, è stato sbagliato nelle modalità e nei contenuti, basti pensare che l'unità di crisi regionale per l'emergenza covid19 non prevede alcun rappresentante dei comuni al suo interno.  Se avesse saputo ascoltare i comuni, soprattutto i più piccoli, tanti errori nel tracciamento delle positività e nella campagna vaccinale non sarebbero stati commessi!"