Ecosismabonus 110%

Quella che per l'Italia del Meridione è stata fin da subito una battaglia per correggerne gli squilibri, oggi diventa tema centrale anche per il Governo: accolgo positivamente le dichiarazioni del Ministro Carfagna in quanto colgono nel segno alcune delle problematiche inerenti la manovra del bonus 110%.
Un'ottima manovra ridistribuiva per imprese, aziende e famiglie ma che, tuttavia, ha mostrato sin dalla sua nascita alcune lacune che possiamo così sintetizzare:
 1. Il fenomeno dell'abusivismo edilizio, favorito spesso da connivenze politiche e burocratiche, è un atavico tratto storico del Mezzogiorno. Presente in maniera maggiore rispetto al resto del Paese. È proprio in virtù di ciò che occorrerebbe un condono per creare le condizioni di un intervento concreto anche dalle nostre latitudini.
 2. Le regole del settore sono state fino ad oggi molto complesse e oggetto di ripetute modifiche, il che ha reso più arduo lo sforzo dei tecnici e dei progettisti, costretti a rivedere più volte lo stesso progetto, e dei cittadini, spesso alle prese con complicati adempimenti burocratici. Occorrerebbe, dunque, un decreto legge definitivo, accompagnato da esemplificazioni amministrative e burocratiche.
 3. Proprio in virtù di un ipotetico condono, sarebbe auspicabile prolungare la data di fine lavori, prevista ad oggi per il 2022, affinché cittadini e imprese possano essere messi nelle condizioni di agire su un mercato molto più vasto di quello percorribile finora.
Sono questi i punti sui quali da mesi facciamo sentire le nostre opinioni e quelle dei cittadini.
Occorre rendere questa manovra, nata indubbiamente con buoni propositi, meno nordista e più a misura di Paese. Orlandino Greco Presidente Federale IDM