In questi anni mi è capitato tantissime volte di rappresentare la Calabria nel mondo e ogni volta che ho avuto questo privilegio, ho potuto constatare personalmente l'amore sconfinato nei confronti della propria terra natia, il legame atavico e indissolubile verso le tradizioni di tutte quelle comunità che ancora con grande tenacia coltivano nella nuova 'Patria' e quella voglia di ritornare mai sopita.
Era il 2004 quando su impulso del senatore Renato Turano, ed in particolare dell'Associazione "Mariano Turano", fui partecipe attivo di un gemellaggio tra le città di Cosenza, Rende, Castrolibero, Marano Principato e Marchesato con la città di Kenosha nel Wischounsin (America). Inizio' così la mia avventura nel mondo della storia dell'Emigrazione italiana dall'unita d'Italia in poi. 

Da sindaco di Castrolibero abbiamo poi lavorato ad altri gemellaggi importanti che hanno portato il nostro borgo ad essere conosciuto in realtà così diverse e lontane tra loro: ricordo il gemellaggio con la città di Garb (Malta); Catanduva (Brasile); Siemiatycze (Polonia); Monash (Australia). Città e popoli aperti e capaci di accogliere senza paura di contaminazione culturale i nuovi abitanti insieme alle loro storie tradizioni e identità.
È da ricordare che il più grande esodo della storia moderna è stato quello degli Italiani: dall'Unità d'Italia ad oggi, più di 70 milioni di nostri connazionali hanno lasciato il Paese; di fatto, non esiste parte del mondo in cui non si siano formate comunità "derivate" o "doppie" di nostri connazionali e la Calabria è stata tra le regioni a dare uno dei contributi maggiori alla diaspora. Pensate che 7 milioni sono i calabresi sparsi nel mondo così come risulta da uno studio dei padri Scalabriniani. 

Migliaia di nostri corregionali che con talento, intuito e sacrificio hanno raggiunto ruoli apicali in diversi settori della società, rappresentando dei veri e propri modelli di riferimento in ambito economico, sociale e istituzionale. 

Competenze, capacità, professionalità che hanno dapprima costruito le città dove sono approdati e poi contribuito al benessere di quelle stesse comunità di cui sono diventati parte integrante, una risorsa inestimabile così come testimoniato dai tanti governi locali. 

Molti di loro oggi chiedono di poter prestare il proprio impegno, il proprio know-how, la propria rete di relazioni per incentivare e promuovere azioni nei settori più disparati, dalle arti al turismo, dalle nuove tecnologie all'internaziinalizzazione dei prodotti e dei saperi italiani, in una sorta di contaminazione culturale continua. Dal ricordo malinconico (a volte retorico) del passato ad una progettualità seria e mirata che potrà determinare un ritorno d'immagine, sociale ed economico, notevole per i luoghi interessati. 

La crisi post pandemia che tutto il mondo sta vivendo dovrebbe far riflettere e portare a stringere nuovi e più solidi legami con chi lasciando il "natio borgo selvaggio" ha saputo costruire quell'immagine positiva della Calabria e dell'Italia tutta di cui loro stessi sono diventati ambasciatori, rappresentando una risorsa importante per il futuro del paese. 

A volte le risposte possono trovarsi al di fuori dei propri confini, gettando dentro tutto il carico emotivo di sacrificio e sofferenza che le persone in viaggio verso un futuro diverso, soprattutto del Sud, hanno portato nei loro progetti e nelle loro aziende, diventate punti cardine di un processo evolutivo al quale nessuno può sottrarsi. 

Mai come ora c'è bisogno delle loro competenze per ripartire, per dare una scossa vera ad un'economia bersagliata da una crisi mondiale senza precedenti. 

L'Unità d'Italia è un percorso lungo e in divenire, l'Unione degli Italiani e' l'orgoglio dell'appartenenza che si rafforza sempre di più nei meandri delle nostre eccellenze trascinate da persone che non si sono arrese e hanno lottato per i loro sogni. 

Riscopriamo la nostra storia in una visione globale, ripartiamo dai nostri talenti sparsi per il mondo, esempi di forza e perseveranza che mai come in questo periodo sarebbero il volano più importante... per una nostra vera e definitiva ripartenza. 

Buona domenica 
Orlandino Greco Presidente Federale IDM