Luigi Brigante

Rubrica- "Pensare Altrimenti"



Mentre cercavo notizie nei canali di controinformazione sul web mi son imbattuto in un video piuttosto curioso, estrapolato dalla trasmissione di Paolo Liguori, “Fatti e Misfatti”,  nella quale, assieme al direttore de ‘Il Sole 24ore”, si affrontava la storia di una sorta di assicurazione contro il covid stipulata dall’OMS. Tutto vero.

I pandemic bond o catastrofic bond sono delle obbligazioni ad alto rischio emesse dalla Banca Mondiale e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità il 28/06/2017, a seguito della pandemia di Ebola, al fine di finanziare la gestione e le varie misure atte alla rimozione dei danni da pandemia o catastrofe sanitaria, a sostegno dei Paesi più poveri colpiti da tali calamità.

Questi soldi provengono per lo più da investitori istituzionali, 75% europei e 20% americani, e da altri fondi dell’International Development Association, gestiti da 60 tra i Paesi più ricchi al mondo.

Nello specifico parliamo di due tipologie di obbligazioni: un gruppo di Classe A, a tasso fisso di interessi del 6,5% e di un altro gruppo di Classe B, impiegato per varie malattie quali la febbre di Lassa ed Ebola, tanto redditizio quanto rischioso, a tasso di interesse dell’11,5% mensile - e non a cedolare semestrale/annuale -  con un rischio in percentuale che va dal 16,7% ad un


massimale, per quelle da pandemia influenzale, fino al 100%; e poi il terzo gruppo facente parte del fondo IDA sopracitato. Per un totale complessivo di circa 420 milioni di dollari circa, con scadenza 15 luglio 2020.

E cosa ci sarebbe di strano in tutto ciò? Questo strumento finanziario non è ignoto ai mercati, vediamolo nel dettaglio.

Sostanzialmente Banca Mondiale e OMS emettono questa ‘assicurazione contro la sfortuna’, e con una palese funzione speculativa che vedremo in seguito, in cambio di un alto rendimento, cioè la restituzione del capitale di rischio versato, più gli interessi, se entro la data di scadenza non avvengono alcune condizionalità: a) 2500 morti in 30 gg. nel Paese di origine della pandemia; b) almeno 20 morti in un altro Paese; c) la dichiarazione della Pandemia mondiale da parte dell’OMS.

Ecco svelato l’arcano!

Se entro il 15 luglio non si verificano contemporaneamente quelle condizioni, i prodotti verranno rimborsati altrimenti i soldi resteranno all’OMS che poi li userà per finanziare i Paesi meno abbienti.

Se poi si tiene conto degli interessi altissimi a cedolare mensile, la cifra di base raggiunge verosimilmente valori decisamente più alti…

Urge compiere delle considerazioni logiche ed etiche.

Si specula sui morti, sulle persone, al fine di fare profitto; la stessa OMS, avente dichiarato, guarda caso, la pandemia l’11 marzo 2020, è in palese conflitto di interessi in quanto non solo è socio emittente del prodotto ma anche giudice supremo, avendo solo lei il potere di dichiarare lo stato di pandemia.

Se poi pensiamo che altre informazioni sui bond, il prezzo del compratore e il valore di scambio sono segretate, è lecito dubitare della bontà di tale operazione e ci chiediamo inoltre se tali fondi siano stati veramente impiegati per il loro scopo originario.

Non dimentichiamoci che l’attuale DG dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus è stato formalmente accusato alla Corte Penale Internazionale del


genocidio perpetrato dal governo etiope, di cui Egli faceva parte in qualità di ministro degli Esteri, ai danni della minoranza etnica degli Amhara (ne ha parlato anche la trasmissione Report in varie puntate, compresa la partnership finanziaria con la Cina).

Elementi che, se letti assieme, lasciano spazio a molteplici domande e fin troppe coincidenze.

A distanza di un anno emergono sempre delle nuove sconcertanti verità circa questa pandemia avente messo in ginocchio l’economia mondiale, la sanità mondiale e la salute psico-fisica delle persone, le cui vite sono state stravolte da provvedimenti la cui validità scientifica è stata, a posteriori, fortemente discussa, e anche fattualmente smentita dall’esperienza di alcune realtà quali Taiwan, Giappone, S. Korea, nella convinzione che questi fossero utili e indispensabili per tutelare il prossimo e favorire la ripresa alla normalità.

Nulla di tutto questo è avvenuto. E, anzi, siamo in una situazione de facto peggiore se non altro per le restrizioni che ancora permangono, a differenza di maggio scorso in cui eravamo privi di limitazioni.

Misure che hanno scardinato l’individuo dalla società e dalla socialità, persino dai propri affetti, al fine di isolarlo nella paura, nella sofferenza economica, fino a privarlo della propria dignità non potendo alcuni nemmeno lavorare nonostante il lavoro sia un diritto fondamentale e strumento diretto per la realizzazione personale e professionale dell’individuo stesso quale nucleo intangibile della sua esistenza.

Un esperimento sociologico dal fondamento parascientifico che assurgere ad un dogma assoluto e che non ammette, appunto, dubbio e confronto. La base di una società civile e libera.

E’ sicuramente importante avere contezza di tali aspetti soprattutto laddove i canali del mainstream tacciono e censurano il pensiero alternativo ( d’altronde è questa la loro missione).

Ecco perché la mia rubrica si intitola “Pensare altrimenti”, proprio per stimolare


un dibattito completo e consapevole mediante tutte le informazioni possibili, facilmente reperibili dal web e da alcuni canali ad hoc di Youtube, sebbene Google e la stampa in generale stiano adoperando una massiccia opera di censura e cancellazione di controinformazione senza precedenti nella storia moderna...se non ai tempi del totalitarismo nazionalsocialista e dell’autoritarismo fascista. Bavaglio che colpisce gli stessi medici ‘coscienziosi’, ignorati o bistrattati in diretta nazionale dalla tivvù (come il caso del povero Dott. Amici in una nota trasmissione di Rai1) ovvero inviando loro lettere di richiamo da parte dell’Ordine stesso, come denunciato dallo stesso Dott. Meluzzi, noto criminologo, il quale ne ha ricevute ben sette per silenziarlo dal tema Covid-19, pena l’impossibilità di lavorare.

E sia ben chiaro non mi ergo a paladino di una verità assoluta, ma cerco solo di fornire tutti i pezzi affinché le persone facciano la sintesi di tesi e antitesi. Così come faccio io nella mia piena libertà intellettuale.

Come sempre, solo il tempo ci darà le giuste risposte eccetto per chi già le conosce.

Luigi Brigante