Nonostante la drammaticità del tema, ho avuto il piacere di fare una chiacchierata con un mio caro amico e concittadino, Giovanni La Macchia, ricoverato di recente a causa del Covid-19 e fortunatamente tornato a casa sano e salvo.
Una piacevole chiacchierata, non solo per la bella notizia del rientro a casa ma anche per la testimonianza diretta di come in Calabria vi siano ancora centri d'eccellenza nel comparto sanitario.
È questa la testimonianza di Giovanni sull'ospedale "Beato Angelo" di Acri, presidio nel quale fu trasferito dall'ospedale Annunziata di Cosenza, per carenza di posti letto in terapia intensiva. Una testimonianza di profonda gratitudine non solo per la professionalità del responsabile reparto Covid ma anche per la grande umanità dimostrata da tutto il personale verso i pazienti durante la degenza.
Dal mio canto mi sento di ringraziare Giovanni per avermi infuso speranza e per avermi ricordato l'importanza della difesa del diritto alla salute, inteso non solo ai fini clinici ma anche nella sfera dei rapporti umani, i quali stanno alla base di qualsiasi nostra interazione. Perché in un momento storico nel quale il mondo corre e la biomedicina ha toccato un livello altissimo per ciò che concerne la diagnosi e la cura delle malattie, si ha però la sensazione che la stessa spesso fallisca nel prendersi cura dei malati, alleviando la sofferenza attraverso un contesto più empatico. 
Quindi, la comunicazione e l'ascolto, costituiscono gli elementi sui quali bisogna fondare una relazione in cui la cronaca della patologia possa tener conto del vissuto soggettivo, delle emozioni e delle difese psichiche, per quanto stravaganti o sbagliate possano a volte apparire. In assenza di narrazioni, il mondo del paziente resta completamente ignoto e con esso la possibilità di comprendere la disponibilità al cambiamento e quindi alla cura. 
Cambiano gli strumenti delle conoscenze, aumentano i progressi delle scienze, ma non cambia il concetto di riscoperta dei valori umani che è, e rimane, la più antica radice della medicina e di tutti gli ambiti della nostra vita.

Pasquale Villella 
Commissario IdM Castrolibero