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Ci sono silenzi che l'isolamento rende ancora più grandi. Ecco perché il 2 aprile, XII Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo, nonostante l'emergenza coronavirus, deve rappresentare un momento di attenzione particolare per lanciare il giusto appello per l'autismo. È il pensiero dell'esponente azzurro Frank Mario Santacroce. In questo momento drammatico bisogna dimostrare di essere vicini a chi ha più bisogno. Non esiste un piano nazionale o regionale e nemmeno un ente che tenga conto del numero totale dei casi. Nell'emergenza Covid, questi disabili sono stati dimenticati e le famiglie abbandonate a un lockdown che per loro significa vivere con una bomba a orologeria in casa, da disinnescare tutti i giorni. Occorrerebbero subito un numero verde di riferimento solo per le fasce fragili e strutture ad hoc in cui eseguire le vaccinazioni e procedure particolari quanto a spazi e rumori. Il paradosso è che molti di questi ragazzi dopo le festività pasquali torneranno a scuola e gli unici a non essere vaccinati saranno proprio loro. Il rischio di contagio va limitato al massimo, soprattutto per scongiurare un ricovero. Gli stessi genitori che, insieme alla vaccinazione, aspettano i fondi che dovrebbero finanziare la legge sul Dopo di noi approvata nel 2016 ma mancano i soldi per metterla in atto, come spiega ancora Santacroce. Ci si può iscrivere a bandi che vengono pubblicati ogni anno, ma le risorse sono irrisorie con i media neppure cinquemila euro a famiglia e così risulta impossibile pensare a un programma a lungo termine. Ma il fatto più grave è che la regione calabria non ha mai previsto un piano di interventi sull'autismo. Bisogna sperare in una maggiore sensibilità da parte della politica e intervenire con urgenza. Il finanziamento della ricerca è una condizione indispensabile per individuare terapie e interventi psicoeducativi che migliorino la qualità della vita delle persone con autismo e dei loro familiari.