Più che mai oggi, nel pieno di una pandemia in un tempo sospeso, il dettato costituzionale che pone al primo articolo la sacralità del lavoro, come diritto fondante della Repubblica Italiana, assume un valore senza spazio, oltre il tempo, senza colore, senza distinzione, di tutti.
Mentre scrivo, la memoria mi riporta alle buone abitudini della giovinezza quando senza social ma con il desiderio di coltivare la politica si frequentavano le "sezioni" nelle quali si formavano le future classi dirigenti. Riaffiora un ricordo: una delle tante passeggiate con un saggio socialista, Dionigi De Cicco, Sindaco di Castrolibero degli anni 70, il suo paterno dire che il lavoro non ha colori per essere rivendicato, ne' tantomeno può essere motivo di divisione politica. 
Non sinistra, non destra, non centro. È patrimonio universale e come tale va trattato, tutelato,difeso, celebrato. Con questo animo antico e ricco di nobili valori auguro un buon primo maggio. 
Non ideologico, non parziale, ma di parte. Dalla parte di tutti noi, come sempre. 
Un abbraccio Orlandino Greco Presidente Federale Italia del Meridione