BIANCHI- Il Milite Ignoto è diventato cittadino onorario di Bianchi. La decisione presa dal Consiglio comunale di Bianchi che all’unanimità dei gruppi politici di conferire l’onorificenza della Cittadinanza Onoraria al “Milite Ignoto”, onora ed eleva il sentimento di appartenenza di tutta la comunità biancara.  Il sindaco Pasquale Taverna spiega che l’amministrazione comunale "ha accolto con entusiasmo l’iniziativa commemorativa per rendere omaggio al “Milite Ignoto” e a tutti quelli che hanno combattuto e sacrificato persino la vita per l’Italia libera. Come cento anni fa, quel Soldato è stato voluto “di nessuno” perché potesse essere percepito come “di tutti “, oggi ogni Comune può riconoscere la “paternità” di quel caduto". Il progetto “Milite Ignoto, Cittadino d’Italia”, promosso dal Gruppo delle Medaglie d’Oro al valore Militare d’Italia è statuto condiviso dall’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci) che ha invitato a deliberare tutti i Comuni d’Italia nell’approssimarsi del centenario della traslazione del Milite Ignoto (4 novembre 2021). Il vice sindaco Rino Pascuzzo, con delega alla Cultura nell’illustrare le motivazioni sottolinea "onorare un semplice soldato che, in rappresentanza di tutti i 650 mila soldati Italiani caduti nella Prima Guerra Mondiale consente di ricordare con orgoglio i 16 soldati biancari caduti, poco più ventenni, di cui due insigniti di Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Agostino Bianco e Sante Scarpino che, sprezzanti del pericolo si sono distinti nel corso del conflitto. Oggi siamo qua- ha concluso –per rendere omaggio al loro sentimento nazionale e con questo atto di riconoscimento vogliamo che la comunità custodisca gelosamente il perenne ricordo". Unanime da parte di tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza ritenere doveroso assegnare la Cittadinanza onoraria al Milite Ignoto che, da 100 anni rappresenta il dolore delle famiglie italiane e l’orgoglio dei Comuni italiani, dal Sud al Nord che hanno perso i loro cari nella Prima Guerra Mondiale e ricordati ogni anno dal 4 novembre del 1921, quando milioni di cittadini celebrarono nello stesso giorno il commosso ricordo dei oltre seicentomila Caduti. Come non ricordare un Paese unito nei valori di libertà e democrazia in nome dei suoi caduti nelle trincee, che attraverso una madre addolorata, tra gli undici Ignoti rinvenuti sui campi di battaglia scelse i resti di colui che sentiva essere il figliolo disperso, le cui spoglie riposano a Roma nell’Altare della Patria.