BIODIVERSITÀ, LA CALABRIA PRESENTA I SUOI 184 SITI - VIDEO
Giornata dedicata all'iniziativa nel museo delle "Reali ferriere borboniche" di Mongiana. De Caprio: «Ricchezza inestimabile»
Ambiente - Catanzaro, 21/05/2021
«Siamo impegnati a difendere l'ecosistema e a costruire percorsi di mobilità ecosostenibili».
Lo ha dichiarato l'assessore regionale all'Ambiente, Sergio de Caprio, durante la presentazione del progetto "Natura 2000", che si è svolta stamattina, alla vigilia della Giornata mondiale dedicata alla biodiversità , nel museo delle "Reali ferriere borboniche" di Mongiana (provincia di Vivo Valentia).
Sono intervenuti all'iniziativa il dirigente generale del dipartimento regionale all'Ambiente, Gianfranco Comito, il dirigente del settore Parchi e Aree naturali protette, Giovanni Aramini, che ha curato la pubblicazione dei volumi "Rete Natura 2000".
Presenti anche rappresentanti delle università calabresi, dell'Arpacal, dell'associazionismo e dei Parchi naturali.
«POLMONE DEL MEDITERRANEO»
«Il resoconto della diversità biologica presente nelle monografie – ha evidenziato l'assessore De Caprio – ci restituisce per intera l'immagine di un territorio che, al suo interno, contiene tutto quanto è richiesto dalla domanda turistica ecocompatibile. Siamo impegnati a ridurre l'impatto antropico sui siti per consentire ai turisti di poter usufruire delle innumerevoli bellezze presenti in Calabria. Il nostro obiettivo - ha concluso - è quello di essere il grande polmone del Mediterraneo».
RETE NATURA 2000
Il progetto, che si pone l'obiettivo di salvaguardare i giacimenti naturali calabresi, è finanziato dalla Comunità europea e si candida a essere uno dei più importanti, a livello comunitario, soprattutto in chiave di prevenzione. Comprende 847 punti georeferenziati, che saranno oggetto di continuo monitoraggio per verificarne le variazioni e le possibili cause di degrado.
La monografia "Rete Natura 2000" racconta, in due volumi, le specie di animali presenti sul territorio e le riserve naturalistiche.
I volumi, realizzati con il contributo degli atenei calabresi, descrivono gli habitat naturali presenti, le origini, l'insediamento delle specie animali e gli eventuali pericoli derivati dall'antropizzazione.