"Nei
giorni scorsi avevamo raccolto una indiscrezione, proveniente da un esponente
autorevole di Progetto Civico, su presunte pressioni attuate nei confronti di
giovanissimi calciatori dell’Audace perché non si impegnassero in tale lista ed
evitassero di candidarsi perché alcuni dirigenti dovrebbero partecipare alla
competizione elettorale di ottobre per l’elezione del Sindaco.
Noi
non abbiamo dato peso alla notizia, che riguardava un raggruppamento politico diverso
dal nostro che avrebbe dovuto reagire nei modi di legge, ma, pur tacendo, abbiamo acquisito
qualche informazione sulle riunioni notturne, sui “politici” in lite con il
Presidente, reo di volersi mantenere neutrale rispetto alle varie liste in
allestimento così come anche altri dirigenti, ed il quadro che ci è apparso non è dei
migliori.
Bene
ha fatto il Farmacista Falvo a prendere le distanze, dimettendosi per "diplomatici" impegni lavorativi e familiari, perché la
gestione della squadra, che fra l’altro non ha mai pagato il canone al comune e
sembra anche l’energia elettrica, potrebbe prendere una brutta strada se resta in mano ai dirigenti “politicanti”, che per il buon nome dell'Audace vanno subito fermati.
Lo sport
deve essere pulito e fuori da ogni polemica, specialmente quando la squadra ha
tutto gratis dal comune.
Chi
vuole fare politica la deve fare altrove e candidarsi se ha i requisiti di
competenza ovvero essere in regola con il pagamento di tutti i tributi comunali
e non avere conflitti di interesse avendo parte in forniture o servizi.
A
quelli che sono i requisiti di legge noi abbiamo elementi per aggiungerne anche
qualche altro motivo di inopportunità ma ci limitiamo a dire per esempio, scegliendo
fra tanti episodi dei quali alcuni anche molto molto più consistenti, che
secondo noi dovrebbe stare a casa chi ha fatto pagare al comune un lavoro da
100 euro la bellezza di ben 790.
Noi
ci auguriamo che il Presidente Falvo torni alla guida dell’Audace ed insieme ai dirigenti veramente interessati allo sport porti avanti la società escludendo ogni sfruttamento della stessa per fini politici o per altro.
A
qualcuno che in questo avvio di campagna elettorale ha già perso la testa
vogliamo ricordare che le pressioni ed i ricatti a candidarsi o a non candidarsi
sono reati gravissimi per i quali esiste la Caserma dei Carabinieri, esiste il
procuratore Gratteri ed esistono Mario e Gigi per renderli pubblici e chiedere
senza indugi l’intervento delle autorità citate."