Quello che sta succedendo in Medio Oriente è il risultato di secoli di storia governati dall'incapacità  politica, ideologica e religiosa di mettere fine ad un conflitto tutto interno ad un popolo che ha subito da sempre ingerenze esterne tali da far sfociare nella violenza estrema un dibattito che naturalmente oggi difficilmente potrà risolversi con la forza mediatrice del dialogo e del confronto. 

La crisi affonda le sue radici nella storia di Abramo e Giacobbe ma è nella prima guerra mondiale che trova le sue ragioni politiche, con  grande responsabilità, come sempre, delle potenze occidentali, in particolare dell'Inghilterra. Non sarà mai pace se non si sciolgono due nodi fondamentali:  il riconoscimento dello Stato d'Israele da parte dei palestinesi e la creazione di uno stato palestinese. Ma l'ostacolo più difficile è  che le grandi potenze mondiali appoggiano, contraddittoriamente,  chi le ragioni di Israele chi le ragioni dei Palestinesi, naturalmente perseguendo i propri interessi. Come tanti altri conflitti locali, sembra un guerra per procura dei grandi stati. Quello che più trovo imbarazzante è la politica italiana, abituata a recitare, anche se in modo diverso, il ruolo di Ponzio Pilato, lasciando che i morti vengano accompagnati da improbabili dichiarazioni senza offrire soluzioni praticabili e ancor peggio non lavorando ad una tregua immediata.

La crisi della politica sfocia nell'anti politica che si traduce nell'espressione autentica della selezione della peggiore classe dirigente di sempre.

 La risposta alla malapolitica non è l'antipolitica ma la politica stessa,  sembrerebbe un gioco di parole, e forse lo è, ma per credere nei nostri valori bisogna costruire una classe dirigente competente che dia una spinta forte ad un  presente incerto per un futuro di speranza.
La sconfitta del nostro tempo la ritrovo nel distacco dei giovani dal ruolo di classe dirigente che saranno chiamati ad occupare. Una società che non investe nel futuro rimane ancorata ad una cultura arcaica incapace di superare  i conflitti e con la tendenza ad accentuarli. 

Buona domenica 
Orlandino Greco Presidente Federale Italia del Meridione