Si sono aperti i tavoli tematici per la programmazione dei Piani di Zona a cura dell'assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Catanzaro in sinergia con il mondo associativo e del Terzo Settore del territorio. Nel corso del primo incontro al Centro Polivalente di via Fontana Vecchia, che ha posto al centro dell'attenzione i bisogni dei minori e degli anziani, in due momenti diversi, è emersa la necessità di una collaborazione attiva tra  le istituzioni e il privato sociale, soprattutto alla luce della recente riforma e dell'approvazione del Codice del Terzo Settore. Intervento normativo che ha riconosciuto il ruolo degli enti del terzo settore nel co-progettare e co-programmare assieme alle amministrazioni pubbliche, per l'individuazione dei bisogni da soddisfare e delle azioni a tal fine necessarie.

Il Piano di Zona rappresenta lo strumento di programmazione partecipata e di orientamento delle politiche sociali che, più di altri, dà seguito al principio di sussidiarietà: la Regione dà l'indirizzo, i Comuni gestiscono i servizi, mentre agli enti del terzo settore spetta riportare l'attenzione sui bisogni reali del territorio ed avanzare proposte. Un primo passo di "programmazione partecipata" l'assessorato alle Politiche Sociali del comune di Catanzaro, guidato da Lea Concolino, l'ha fatto rivolgendosi al Centro Servizi al Volontariato "Calabria Centro" per stimolare l'adesione delle associazioni mediante la compilazione di una scheda di rilevazione, sulla scorta delle tematiche proposte. "Mi auguro che questi tavoli tematici non rappresentino un fatto episodico, ma possano diventare permanenti nel gettare le basi per il consolidamento di percorsi di co-programmazione con tutti gli attori pubblici e privati coinvolti", ha detto l'assessore affiancata dal dirigente del settore, Saverio Molica, e dalla responsabile del Piano, Francesca Vanessa Sorrento. " L'amministrazione comunale ha avviato, infatti, un programma di confronto con i soggetti del partenariato per la definizione di linee guida che serviranno allo sviluppo di una politica locale di servizi ed interventi sociali integrati".

A coordinare l'incontro, la referente dell'area promozione del CSV Calabria Centro, Giulia Menniti, insieme al presidente Luigi Cuomo e al direttore Stefano Morena. I rappresentanti delle associazioni intervenute (Uici, Attivamente Coinvolte, Astarte, Centro Calabrese di Solidarietà, Acquamarina, Ginevra, Fondazione Città Solidale, Un raggio di sole, Anteas, Ada), e delle istituzioni invitate (Asp di Catanzaro, Ufficio Scolastico Provinciale, Cgil, Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni in seno al Ministero della Giustizia), hanno lamentato le stesse difficoltà, frutto di un cambiamento epocale che ha fatto scoprire nuove sacche di povertà  all'interno delle famiglie, e di un'emergenza pandemica, tuttora in corso, che ha avuto particolari ripercussioni tra i minori con riferimento all'abbandono del percorso scolastico, la marginalità sociale, l'utilizzo di sostanze stupefacenti, l'emersione di patologie di natura psichiatrica sempre più in giovane età. Anche rispetto agli anziani, a fare più male è il peso della solitudine di quanti sono costretti a trascorrere le loro giornate tra le mura domestiche e privi di servizi a cui rivolgersi.

"Le intenzioni a fare bene e soprattutto insieme ci sono tutte, e più che mai in questo momento storico, in cui la legge allarga la partecipazione nella programmazione a tutte le parti in causa", ha aggiunto anche Giuseppe Apostoliti, portavoce del Forum del Terzo Settore di Catanzaro-Soverato. Le prossime date in agenda sono quelle del 26 e del 27 maggio, con la trattazione, rispettivamente, dei temi riguardanti l'immigrazione e la disabilità, e la povertà e le dipendenze.