La
Casa di Riposo Sant’Agostino di Feroleto Antico, interessata nei mesi scorsi da
un focolaio di Covid al pari di tante altre strutture che in Calabria
accudiscono gli anziani, ha ripreso la sua attivtà per come comunicato alla
stampa dal direttore Francesco Astorino.
“La Casa non è più blindata, permette
l’accesso ai familiari degli ospiti con i divisori e tutti i dispositivi
di protezione individuale previsti per legge.
Le
regole da rispettare restano rigide, come indicato dall’ultima ordinanza
firmata dal ministro per la Salute, Roberto Speranza, e in vigore fino a fine
luglio. Il contatto fisico con il paziente non è ancora concesso, anche perché
nessuno all’interno della struttura ha ancora ricevuto la prima dose del
vaccino.
A
riguardo, abbiamo contattato la protezione civile che però ancora non si è mossa. C’è da dire
però che per molti di noi, dopo avere fatto esami specifici, risulta una forte
risposta degli anticorpi capaci di neutralizzare il virus.
Abbiamo
subito un grosso danno negli ultimi mesi – aggiunge – Avevamo 15 ospiti, ora
sono rimasti in 7. Siamo stati additati come untori sprovveduti come se non
fossero scoppiati focolai anche in altre strutture come la nostra!
La
stampa ci ha riservato un’attenzione spropositata esasperando la situazione.
Siamo stati nell’occhio del ciclone. I pochi decessi che purtroppo si sono
registrati, si sono trasformati in casi eclatanti. Ma noi eravamo troppo
impegnati a fronteggiare l’emergenza per rispondere alle critiche e per fortuna
oggi possiamo dire che la Casa è pronta ad avere nuovi ospiti”.
La trasmissione del virus nella struttura è partita,
presumibilmente, da una collaboratrice asintomatica. Sono seguiti controlli a
tappeto, ma in breve tempo si sono positivizzati tutti gli operatori e gli
ospiti, compreso io stesso. L’organico non è mai stato integrato e due
operatrici in particolare, pur contagiate, hanno continuato a prendersi cura
dei pazienti 24 ore su 24. Ovviamente sono state monitorate dai medici dell’Usca, a cui
quotidianamente inviavamo i parametri di ciascuno.
Gli
anziani più gravi o che necessitavano di cure specifiche, erano stati invece
trasferiti in ospedale, dove purtroppo sono deceduti. La situazione è stata
drammatica, ma ne siamo usciti contando unicamente sulle nostre forze.
Non è
venuto nessuno in soccorso, eravamo soli, nonostante tutti fossero stati
informati delle difficoltà. Solo il sindaco di Feroleto, Pietro Fazio non ci ha
fatto mancare il suo pieno sostegno."