In tutta Italia si parla di diritto allo studio e si sostiene che è un diritto sacrosanto e importantissimo e, invece, nella provincia di Catanzaro, secondo l'Ufficio Scolastico Regionale e chi lo dirige momentaneamente, è un diritto che può essere anche trascurato o addirittura calpestato. Mentre si investono tantissimi soldi per fronteggiare la dispersione scolastica, a donne ed uomini, a ragazze e ragazzi, viene impedito di frequentare le scuole statali serali solo per una ragione economica con tagli negli organici dei docenti e del personale.

Perché tagliare i corsi serali? Purtroppo questo avviene sia all'IPSSAR "Einaudi" di Lamezia, sia all'ITA "Vittorio Emanuele" di Catanzaro e di Gizzeria, sia all'IIS Petrucci di Catanzaro e persino alle sezioni del carcere di Siano, solo per fare qualche esempio. Dall'alberghiero al socio sanitario, dall'agrario al geometra. A tutte queste scuole sono iscritti e frequentano (come noi abbiamo potuto verificare personalmente e facilmente) centinaia di alunni di diversa età che, con tanti sacrifici e fatica, alcuni dopo aver interrotto gli studi, si sono rimessi in gioco, ma non certo per giocare, e spesso non solo per cultura, ma per darsi un'occasione di lavoro, di vita e a volte anche di sopravvivenza. Oggi il mondo del lavoro richiede almeno il diploma di scuola superiore e non si può rimanere senza. I corsi serali per lavoratori sono così raggruppati: primo e secondo anno in un primo periodo, terzo e quarto anno in un secondo periodo e quinto anno in un terzo periodo. Non concedere alla scuola l'apertura del primo o del secondo periodo, con tantissimi iscritti, pregiudica certamente la formazione anche del quinto anno. Un po' come se in una scuola superiore non si concedesse l'apertura della seconda o della quarta classe. Come farebbero gli alunni a proseguire il percorso scolastico già intrapreso? A chi ha frequentato quest'anno il primo periodo viene bruscamente bloccato il percorso scolastico e i sacrifici e gli studi fatti vengono buttati alle ortiche. Dobbiamo ancora precisare che gli utenti di questi corsi scolastici, si sono iscritti e partecipano attivamente in piena consapevolezza perché hanno fatto una precisa scelta, motivata e quasi obbligata, per la ricerca o il mantenimento di un lavoro.

Alla luce di quanto detto, noi ci schieriamo al fianco degli studenti penalizzati e dei loro Dirigenti Scolastici che stanno attuando una battaglia contro l'Ufficio Scolastico Regionale per questa scellerata decisione e, gli stessi, hanno chiesto l'intervento anche del Ministro dell'Istruzione Bianchi. Noi chiediamo a gran voce un aiuto anche ai Sindacati della scuola e alla Politica affinché possano intervenire e sanare questa situazione e affinché, anche loro, prendano le difese in toto della scuola per gli alunni danneggiati e anche per tutto il personale scolastico in specie quello dei serali della provincia di Catanzaro.

Tutti insieme dovremmo far cambiare questa decisione all'Ufficio Scolastico e al suo Dirigente che dovrebbe autorizzare l'apertura delle classi soppresse dei corsi serali. I tempi sono stretti, ma ancora si può intervenire per ridare fiducia a questi studenti e assicurargli il diritto allo studio che, per legge, deve essere garantito a tutti.

 Il coordinatore cittadino del Nuovo Cdu      Il presidente cittadino del Nuovo Cdu

                Giancarlo Muraca                                                 Giuseppe Muraca