La Calabria è al terzo posto nella classifica nazionale con oltre 9 mila ettari
di superficie bruciata. il patrimonio verde è sotto attacco per mano di
criminali che approfittano delle alte temperature e della siccità , e che
traggono vantaggio da un sistema di prevenzione e gestione degli incendi
boschivi che deve essere profondamente riformato.
È questo il pensiero espresso dall’ex consigliere regionale Santacroce che
interviene nel dibattito sul grave fenomeno che sta colpendo l’intera regione.
Manca una seria politica di prevenzione con personale formato e qualificato,
dotazione di attrezzature idonee, organizzazione in strutture coordinate ed
efficienti; predisposizione sul territorio di una viabilità ed infrastrutture
adeguate, di manutenzione e modalità di gestione corrette che analizzino gli
ecosistemi e contemplino i nuovi rischi generati dai cambiamenti climatici. Il
nuovo governo regionale dovrà attivarsi subito per riformare il sistema di
gestione degli incendi dando completa ed effettiva attuazione della legge
353/2000, dedicata agli incendi boschivi, che prevede, insieme al delitto di
incendio boschivo doloso (423 bis del Codice penale), vincoli molto stringenti
per le aree attraversate dal fuoco prevedendo divieti di edificazione resi
effettivi dalla predisposizione ed aggiornamento da parte dei Comuni del
Catasto delle aree incendiate". E per farlo è essenziale anche coinvolgere
le comunità locali e la corretta informazione ai cittadini. Solo così
elimineremo la più grande piaga ambientale calabrese.