«A causa dei tragici fatti di Satriano è tornato nuovamente alla ribalta il problema del randagismo dei cani, mai davvero affrontato e anzi troppo spesso sottovalutato», afferma in una nota Michele Gigliotti, Presidente di Adiconsum Calabria.
«È necessario sottolineare – prosegue Gigliotti – che tale fenomeno è conseguenza anche dell'abbandono da parte dei padroni dei loro animali domestici. Le mancanze di cure, la necessità di reperire cibo, le condizioni di cattività in cui questi animali sono costretti a vivere scatenano spesso nei cani e gatti randagi reazioni violente ed incontrollate che purtroppo – come nel caso di Simona Cavallaro, la giovane di Soverato – possono degenerare in veri e propri attacchi mortali».
Nell'esprimere vicinanza alla famiglia di Simona, vittima della feroce aggressione, il Presidente di Adiconsum Calabria auspica che «al più presto sia fatta pienamente luce su quanto accaduto nella pineta di Satriano e, soprattutto, che non vengano spenti i riflettori e si provveda subito ad affrontare l'annoso problema, individuando soluzioni definitive ad una realtà estremamente preoccupante.
Per debellare il randagismo – afferma ancora Gigliotti – è imprescindibile: 1) identificare con microchip il proprio cane e anche il proprio gatto; 2) sterilizzare i propri animali, in modo particolare se sono liberi di uscire senza controllo, e non farli riprodurre.
Adiconsum, Associazione a difesa dei Consumatori e a tutela dell'Ambiente, ritiene fondamentale che ASP ed Enti territoriali agiscano in sinergia e attuino contro il randagismo misure concrete. Allo stato attuale, la soluzione migliore per evitare situazioni di pericolo è quella di avvisare sempre la Polizia Municipale affinché, attraverso l'ASP, si possa intervenire tempestivamente.
Un ultimo appello – conclude il Presidente di Adiconsum Calabria – mi sento di rivolgere a chi sta pensando di accogliere un animale domestico in famiglia. I nostri animali costituiscono una responsabilità per i padroni. Solo coloro i quali si sentono pronti a prendersene cura attuando i comportamenti previsti dalla legge (obbligo di vaccini, assicurare condizioni di vita ottimali dal punto di vista igienico-sanitario, garantire cibo e acqua) saranno ricambiati con fedeltà e affetto; chi invece li abbandona al proprio destino, non se ne prende cura e magari li maltratta concorre a creare gravi contesti di pericolo per l'incolumità e la vita altrui».