La disabilità è un tema da affrontare alle fondamenta della società.

Quello della disabilità è un tema spesso trattato allo scopo di promuovere i diritti e il benessere delle persone disabili ma che, tuttavia, non può e non deve riguardare solo chi vive questa condizione. La disabilità, nel suo insieme, riguarda e coinvolge tutti, non solo i famigliari o le associazioni di volontariato che operano a supporto. 
In primis, occorre ricordare che quando si parla di disabilità, si parla di persone che, come tutti, hanno diritti e doveri in qualità di cittadini di questo Paese, a prescindere dallo status. Allora ciò che rivendico, non solo in qualità di candidato al Consiglio Comunale di Cosenza ma di ragazzo che vive la condizione di disabilità e che dunque conosce i problemi di questo ambito, non è la commiserazione che a volte accompagna le relazioni che il diversamente abile intrattiene e che può tramutarsi in discriminazione in quanto fa si che non si venga riconosciuti per ciò che si è ma per la condizione che si vive, ma un'opera culturale e di educazione civica che sensibilizzi i più, in maniera intelligente, al tema. 
Sensibilizzare significa passare dalla compassione al rispetto, significa infondere un senso di giustizia sociale per la quale ciò che ci unisce è il rispetto delle regole all'interno di una società che deve tutelarci in qualità di cittadini, gli uni uguali agli altri. Uno sforzo culturale che deve scavare le sue fondamenta, cominciando dalla scuola, per la sua funzione educativa e formativa verso le nuove generazioni, e in quanto primo presidio di socializzazione al di fuori della famiglia nel quale poter creare le condizioni per un'autentica inclusione sociale.
Vi è poi la politica, uno straordinario strumento di cambiamento ma che oggi vive una condizione di generale disattenzione sui temi che attanagliano concretamente la popolazione. La politica deve tenere a mente che per valorizzare le singole specificità di ognuno di noi, serve adeguare architettonicamente le città a misura d'uomo, di tutti gli uomini e le donne. Certo, in questi ultimi anni sono stati fatti passi in avanti perché in parte sono state abbattute alcune barriere architettoniche negli spazi pubblici ma non bisogna abbassare la guardia, al fine di garantire il rispetto degli stessi.
Parafrasando Italo Calvino: bisogna prendere la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall'alto, non avendo macigni sul cuore. 
Ecco, questo è il mio auspicio per la campagna elettorale e non solo: parlare con sana leggerezza delle disabilità, consapevoli che in una società nella quale non si garantiscono pari opportunità di partenza per tutti, non vi può essere futuro. Urge un'opera di normalizzazione del dibattito, per affrontarne con intelligenza i limiti culturali e politici.

Giancarlo Iacucci
Candidato al Consiglio Comunale di Cosenza
Lista Occhiuto per Caruso