CATANZARO – 9 SETTEMBRE 2021. "Le associazioni come la vostra devono diventare l'interfaccia della Regione rispetto ad imprenditori ed artigiani. Dovremo ragionare insieme di come rendere più automatici l'utilizzo degli incentivi, non già come il risultato di interminabili azioni di verifiche e consegna di documentazioni. Se io, grazie ai vostri contributi, riuscirò ad essere lo strumento affinché insieme possiamo trovare una modalità per erogare in maniera automatica queste risorse, realizzeremo in concreto la sussidiarietà orizzontale creando davvero l'opportunità di recuperare efficienza al sistema. Questa è una cosa che dobbiamo fare assieme perché voi avete l'esperienza sul campo che per me è preziosa e spero che dopo il 4 ottobre, se diventerò presidente della Regione, incontri come questi siano sempre più frequenti". E' quanto ha affermato Roberto Occhiuto, candidato alla presidenza della Regione per il centrodestra che ieri pomeriggio ha incontrato - nella sede di Confartigianato Imprese Calabria - i vertici dell'associazione che rappresenta le micro e piccole imprese calabresi avviando il percorso di confronto con i candidati.

Ad accoglierlo il presidente regionale Roberto Matragrano e il segretario regionale, Silvano Barbalace oltre che una delegazione dei referenti territoriali e delle varie categorie dell'associazione.

Matragrano ha introdotto il confronto parlando delle 32.512 imprese artigiane che "con i loro addetti raggiungono le 65 mila unità ha detto Matragrano -. La Confartigianato non è solo artigianato ma anche impresa. Siamo stati tra i promotori del fondo regionale esclusivo per le imprese artigiane e tra i promotori e gli estensori della legge di riordino sull'artigianato. I nostri imprenditori sono stati gravemente colpiti dalla crisi ma hanno resistito confermando di essere la spina dorsale del nostro sistema produttivo. Servono maggiori investimenti ed un piano di agevolazioni mirate a sostenere il nostro settore, prima di tutto favorendo l'ingresso dei giovani. Come primaria organizzazione di categoria sul territorio vogliamo esprimere le nostre valutazioni, fare le nostre proposte e attivare le nostre migliori energie".

"Io non vincerò le elezioni il 4 di ottobre, ma solo dopo, se riuscirò davvero a cambiare questa regione che ha davvero tante potenzialità inespresse – ha detto ancora Occhiuto -. Un presidente di Regione che ha passione per i problemi e per lo studio delle soluzioni, non si mette a guardare le micro questioni ma ha la capacità di intestarsi determinate battaglie strategiche: io mi occuperò della sanità, della gestione dell'acqua, dei rifiuti e delle politiche di sviluppo".

Il candidato alla presidenza della Regione per il centrodestra ha espresso il desiderio di avere un rapporto quotidiano con Confartigianato Imprese Calabria anche attraverso un tavolo istituzionale che sia convocato con regolarità per "capire quali sono i colli di bottiglia dell'amministrazione e cosa si può fare delle imprese artigiane della Calabria un volano di sviluppo per la regione: 32 mila imprese rappresentano una parte consistente del nostro sistema produttivo, uscite indebolite dal lockdown. La maggior parte delle imprese di cui parliamo hanno una dimensione molto piccola, quindi, non hanno potuto nemmeno fruire della cassa integrazione, hanno continuato a pagare costi fissi senza poter guadagnare. Dobbiamo occuparci  di questo: sono fortemente interessato ad individuare percorsi che possano favorire la crescita del settore. Mi piace l'idea di poter usare il fondo regionale per lo sviluppo: quattro milioni ritengo siano pochi, anche alla luce del risultato che questo fondo ha ottenuto. Se con quattro milioni si sono finanziate 300 iniziative, se riuscissimo a dedicare una parte consistente delle risorse che ci sono, ma devono essere impiegate nel modo giusto, avremmo un effetto moltiplicatore importante". Occhiuto ha parlato anche della necessità di fare leva su iniziative che sostengano il credito – "paghiamo il prezzo di non avere Confidi di livello", ha detto ancora.

"Il sistema degli incentivi non deve essere costruito semplicemente dando contributi a fondo perduto in ragione di requisiti scritti in una delibera o in una legge – ha detto ancora Occhiuto – se non si valutano con il criterio della redditività alla fine sono risorse bruciate: devono essere finanziate le iniziative che hanno davvero mercato. E questa valutazione potrebbe farla proprio un Confidi. La Regione si deve occupare di finanziare l'accesso al credito abbattendo gli interessi diamo la possibilità anche alle piccole imprese di sostenersi".

"La Regione che io immagino – ha concluso – deve essere una Regione che assieme ad una organizzazione come la vostra, in un rapporto di sussidiarietà orizzontale, dà servizi agli imprenditori come voi che, grazie alla vostra competenze, saprete indicare ai 'decisori politici' quali politiche del lavoro adottare per realizzare i risultati  necessari per crescere".