Sud e transizione ecologica

Tra le missioni più importanti del PNRR, quelle che decreteranno senza dubbio il passaggio obbligato ad nuovo modo di concepire lo sviluppo economico, vi è certamente la Transizione Ecologica. L'Italia, da questo punto di vista, e' chiamata a giocare una grande partita in cui il Sud avrà un ruolo determinante, propulsivo, soprattutto nella transizione energetica per la riduzione delle emissioni di CO2 e la produzione di energie rinnovabili. Come sempre il Meridione vive il paradosso di trovarsi nelle condizioni fisiologiche più favorevoli grazie ai grandi patrimoni di cui è dotata ma allo stesso tempo di dover superare una serie di limiti e condizioni ostative, legati ai mezzi e alle risorse economiche che purtroppo scarseggiano, legati anche a mentalità retrive.
Il concetto di autoconsumo collettivo e di comunità energetica non sono che l'evoluzione di quel concetto di "comunità" che si fonda sul rispetto dei territori, sul concetto di consumo sostenibile, compatibile con l'aspetto sociale. Lo sfruttamento massiccio di realtà e risorse, infatti, indotto coattivamente dall'industria pesante, ha generato non solo colossi monumentali decontestualizzati e sovradimensionati ma ha desertificato intere aree che oggi devono essere bonificate, come l'ILVA e Saline Ioniche solo per fare degli esempi.
Ma è proprio da qui che dobbiamo partire per rinnegare quel passato così prossimo, imposto da chi non ha mai considerato come risorse le vere potenzialità di queste terre, deprezzandole e deturpandole. Occorre innescare processi non solo di riconversione e rigenerazione ma anche di definizione di nuove proposte e progetti che non considerino più il futuro come qualcosa che verrà in un tempo indefinito ma come il proprio presente e sia l'asse portante di una nuova economia per l'intero Paese, che oggi deve essere finalmente unito nella sfida più grande che si prepara ad affrontare.
L'Italia sarà quel che il sud sarà. Orlandino Greco Presidente Federale di Italia del Meridione.