"L'attenzione che in questi giorni si è accesa sugli aeroporti calabresi, sulla composizione societaria della Sacal e sul ruolo che le istituzioni e la mano pubblica devono e dovranno avere sul destino dell'azienda merita un punto di partenza altro e alto.

Il disegno che serve alla Calabria è quello di una rete logistica e infrastrutturale robusta, che tenga insieme lo scalo di Lamezia come porta di ingresso e di uscita della Calabria verso il Mediterraneo e il corridoio europeo, e il porto di Gioia Tauro, sviluppando al massimo l'intermodalità e l'imminente realizzazione (speriamo) dell'Alta velocità. 
 
Su questi grandi temi deve misurarsi la società di gestione degli aeroporti, all'interno della quale pubblico e privato devono sviluppare preziose e trasparenti sinergie, al di là di chi detenga le quote di maggioranza purché - però - tutti i partner siano all'altezza del compito che devono assolvere per il futuro della Calabria. La Sacal ha finora assolto a questa missione? Direi di no ed è per questo motivo io credo debba nascere una nuova società, con i modi e le scadenze previste dalla legge, magari con un bando cui possano partecipare grandi investitori italiani e stranieri, così come è accaduto in altri grandi scali aeroportuali del nostro paese.
La vera domanda che finora è mancata dal dibattito pubblico scatenato dall'intervento del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, è infatti una sola: quale progetto di rilancio può promuovere per la Calabria la società che ha in gestione tre scali aeroportuali, di cui uno - quello di Lamezia Terme - internazionale? Quali leve di sviluppo attivare per una regione che ha urgenza di rompere una condizione di isolamento e marginalità? Credo che il primo passo da compiere quando si parla del futuro della rete aeroportuale calabrese sia proprio quello di chiarire la mission della società di gestione, soffermandosi sulla grande forza espansiva che essa può produrre per l'economia regionale in termini di libera e piena circolazione di merci e persone.
Fino ad ora questo orizzonte di crescita solo in minima parte ha orientato le scelte manageriali della Sacal. Oggi - alle soglie dell'attuazione del Piano nazionale di resistenza e resilienza, con il carico di investimenti e nuove risorse in arrivo - s'impone un salto di qualità nella programmazione della società aeroportuale, cercando e trovando nel più breve tempo possibile un assetto manageriale moderno, capace e all'avanguardia che sappia mettere a sistema le opportunità legate a Pnrr
E', dunque, il caso di voltare pagina e lavorare, nel rispetto di norme e leggi, per una nuova azienda che sappia guidare i processi e condurre la Calabria verso un futuro di opportunità ed emancipazione. Lo afferma in una nota l'imprenditore e consigliere comunale della città di Lamezia Terme.Eugenio Guarascio.