SOVERIA SIMERI: La magia del fuoco, la poesia del carillon. I fuochi d'artificio, le pitte fritte, il volo dei palloni aerostatici. E gli occhi dei bambini che si colorano nuovamente di stupore ed entusiasmo. Una festa di Santa Lucia speciale a Soveria Simeri che, in piazza Garibaldi, ha ritrovato la tradizione dei Palloni lanciati in aria in onore della Santa protettrice della vista, grazie all'impegno e alla passione di Francesco Falbo, che nei giorni scorsi ha "diretto" i laboratori coinvolgendo appassionandoli, tante bambine e bambini. 

  

L'iniziativa rientra nell'ambito delle iniziative di "Piano Bee – L'Arte sostenibile", il progetto promosso e sostenuto dal comune di Soveria Simeri con il co-finanziamento della regione Calabria a valere sul Avviso pubblico per la Selezione e il Finanziamento di interventi per la Valorizzazione del sistema dei beni culturali e per la Qualificazione e il Rafforzamento dell'attuale Offerta Culturale presente in Calabria- Annualità 2019 –Azione 1 Tip 1.3, realizzato dall'associazione culturale Confine Incerto. 
La tradizione dei "Palloni di Santa Lucia" ebbe origine parecchi decenni fa, ad opera di un funzionario postale, Vincenzo Sacco, il quale, in adempimento di un voto formulato per la figlia Lucia, acquistò la statua che ancora oggi si venera nella relativa Cappella posta nella Chiesa Matrice di Soveria Simeri e diede impulso alla pratica dei palloni aerostatici. Questi venivano innalzati in aria per simboleggiare l'elevarsi in cielo dell'anima eletta di Santa Lucia, glorificata dal martirio. Il confezionamento dei palloni è avvenuto per molti anni ad opera di Tranquillo Dantinelli, il quale si è dedicato ad essa fino all'età di sessant'anni. Per circa un decennio la realizzazione di essi, ai fini del mantenimento dell'importante tradizione, fortemente sostenuta dalla popolazione e dal Parroco Don Andrea Bruno, era stato affidato alle abili mani di Donato Del Fabbro, prima della sospensione a causa della pandemia e la ripresa della tradizione grazie a Francesco Falbo. E' tale la devozione della cittadinanza, che si verifica puntualmente una vera e propria "gara" per aggiudicarsi uno dei palloni. Infatti, prima ancora di essere realizzati, i palloni sono già "prenotati" dai devoti attraverso offerte in denaro. Il tradizionale "volo" dei palloni aerostatici si svolge nella Piazza Garibaldi dopo la processione.