CAMPA COMMISSARIO CHE L'ERBA CRESCE.

Durante le prime ondate di contagi lo avevo già pubblicamente denunciato ed oggi mi tocca rifarlo. Sto vivendo anche sulla mia pelle un disagio che continua ad attanagliare in molti: la fine della quarantena preventiva o da contagio (come nel mio caso), decretata da una comunicazione telefonica e via email da parte dell'ASP di Cosenza ai diretti interessati ed ai rispettivi Comuni di residenza, resta un'odissea.

Dopo il primo tampone molecolare, dal quale è emersa la mia positività, ho dovuto attendere ben 5 giorni per conoscerne l'esito. Vien da se immaginare come gli asintomatici in attesa di responso possano girare indisturbati continuando a causare ulteriori contagi.
Effettuato il secondo tampone molecolare, mi ritrovo ancora in quarantena non sapendo, dopo ben 6 giorni, il risultato dello stesso. Quindi non so se il mio totale isolamento sia stato o meno un sacrificio vano, non avendo ancora ricevuto comunicazione alcuna dalle autorità competenti e vivendo nelle quattro mura di una stanza dallo scorso 10 dicembre.

È impensabile che dopo circa due anni di pandemia e relativi protocolli di sicurezza che ormai dovrebbero essere prassi consolidata, vi siano ancora cittadini e nuclei familiari costretti all'oblio, con buona pace dei principi di efficacia ed efficienza della pubblica amministrazione. Questa perpetrata negligenza da parte dell'ASP e di una gestione commissariale evanescente, sta costringendo moltissime persone a combattere un'innaturale solitudine e a non poter rientrare sul posto di lavoro, rinunciando spesso a parte dello stipendio.

È mai possibile che, nonostante la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, servano ancora tempi biblici per procedure così semplici? È mai possibile che nel 2022, in Calabria, se non si hanno Santi in Paradiso, anche i diritti devono passare per favori? 
Alla favoletta della carenza di personale non ci credo più. La questione è etica e culturale: chi ha l'onore e l'onere di lavorare negli Enti Pubblici, deve dare risposte a tutti i contribuenti. Dietro una procedura, un pezzo di carta, vi è la vita delle persone! Dunque occorre mobilitarsi su questa battaglia perché anche da questi temi passa il riscatto civile della nostra terra.

Pasquale Villella
Calabrese: cittadino?