"Il servizio idrico in Calabria -spiega Loizzo- deve partire dalla Sorical e Veolià e Fsm devono mettere la Regione nelle condizioni di intercettare le risorse europee per effettuare gli investimenti sulle dighe e acquedotti calabresi". Il futuro del servizio idrico calabrese non può essere condizionato da posizioni pretestuose o peggio interessi di parte. Occorre far prevalere l'interesse generale perché senza gli investimenti del Pnrr si mette a rischio l'accesso, alla future generazioni calabresi, all'acqua."

Lo ha detto il capogruppo della Lega, Simona Loizzo, a margine dell'audizione in Commissione Vigilanza del Consiglio Regionale della Calabria del commissario liquidatore della Sorical, avvocato Cataldo Calabretta.

Loizzo ha spiegato che l'ostacolo all'acquisizione dell'azioni del 46,5% del capitale, detenute dal socio privato Veolià, è la posizione strumentale che da tempo sta assumendo uno studio legale romano che cura gli interessi del fondo governativo tedesco Fms. Il fondo è subentrato alla banca irlandese Depfa che nel 2013 finanziò il piano di ristrutturazione del debito, omologato da Tribunale di Catanzaro.

Simona Loizzo Consigliere Regionale Lega Calabria
Simona Loizzo Consigliere Regionale Lega Calabria

Il Fondo governativo governativo tedesco esercita il pegno sulle azioni del socio privato e sta condizionando le scelte della Regione e del socio privato che già dal 2015 ha manifestato la volontà di uscire dalla società. Ad oggi Sorical ha restituito il 68% del prestito ottenuto e, oltre al pegno sulle azioni, Fms è garantito anche con un pegno rotativo sui crediti che la società vanta dai Comuni. Cercare ancora cavilli giuridici per ostacolare il processo di pubblicizzazione della Sorical è un sopruso e non si può più tacere. Sorical e la Regione Calabria sono da tempo disponibili a rimodulare la restituzione di quanto dovuto, ma oggi è indispensabile che si giunga ad un accordo poiché è a rischio il futuro del sistema idrico calabrese e se non si dovesse attivare il servizio idrico integrato in Calabria entro giugno 2022, l'intero Paese Italia potrebbe non raggiungere la "condizione abilitante" per l'accesso ai finanziamenti messi a disposizione dall'Unione Europea.

La Lega, se necessario, porterà il caso anche in Parlamento e all'attenzione del Governo nazionale perché non si può assistere in silenzio al "saccheggio" della società.

I problemi della Sorical arrivano da lontano, non aver attivato subito il Servizio idrico integrato, ha creato diseconomie e buchi di bilancio per la Regione e Sorical. Oggi la società ha le competenze, le professionalità ed è l'unico soggetto presente nel nostro territorio capace di poter gestire il servizio idrico integrato. L'avvocato Cataldo Calabretta audito in Commissione di vigilanza ha illustrato lo scenario possibile per il raggiungimento dell'obiettivo a cui si tende di arrivare da decenni. Il servizio idrico in Calabria deve partire dalla Sorical e Veolià e Fsm devono mettere la Regione nelle condizioni di intercettare le risorse europee per effettuare gli investimenti sulle dighe e acquedotti calabresi.