PALERMO (ITALPRESS) – "Il 2022 sarà un anno particolare perchè si rinnova un contratto che è scaduto per 1,3 milioni di insegnanti e personale educativo della scuola, e come Anief vogliamo portare diverse battaglie su questo rinnovo". Lo dice in un'intervista all'Agenzia Italpress Marcello Pacifico, presidente di Anief, sindacato della scuola. Un contratto che non si rinnova da più di dieci anni, è questo il primo punto sul quale Pacifico punta l'attenzione: "C'è un problema legato all'inflazione cresciuta in questi 14 anni dal primo blocco del contratto". Ma anche le disparità di chi compie lo stesso lavoro ma sotto ombrelli contrattuali diversi: "C'è un problema di risorse legato a una parità di trattamento da riconoscere al personale a tempo determinato e quello a tempo indeterminato, ma anche parità di trattamento giuridico ed economico", aggiunge. Serve inoltre, aggiunge Pacifico, "rivedere i livelli stipendiali del personale Ata che sono fermi da 50 anni, discutere del diritto alla disconnessione in un mondo che utilizza sempre di più il digitale nella didattica e nel lavoro agile per il personale amministrativo". E inoltre, in un mondo che cambia, "bisogna riconoscere delle specifiche indennità legate alla vita di tutti i giorni come quella per il rischio biologico: lavorare a scuola è pericoloso in tempo di Covid; una indennità di sede per chi lavora lontano da casa o in sede disagiata e un indennità di incarico per i precari che hanno subito un abuso dell'utilizzo di contratti a tempo determinato".
A breve partirà una tornata di concorsi per le scuole, l'obiettivo è risolvere il problema del precariato. "Il tema del precariato è il principale da risolvere in questo anno – spiega Pacifico -. Ce lo chiede il comitato dei Ministri d'Europa che ha colto un reclamo collettivo presentato dall'Associazione. Ci chiedono di risolvere il problema della supplentite e della precarietà delle scuole". "La nostra ricetta è semplice: utilizziamo un doppio canale di reclutamento, assumiamo i giovani e i meritevoli dei concorsi e quelli che hanno prestato tanti anni di servizio nelle scuole attraverso un canale che vada anche a valutare titoli e servizio, come è stato fatto negli anni passati e che permetta di coprire subito tutti i posti vacanti", conclude Pacifico.
(ITALPRESS).