La Santa Pasqua ha un significato simbologico forte non solo per i credenti. È quello di resurrezione collettiva, un concetto che non può non riguardare da vicino la nostra regione. Dalla sanità, … La Santa Pasqua ha un significato simbologico forte non solo per i credenti. È quello di resurrezione collettiva, un concetto che non può non riguardare da vicino la nostra regione. Dalla sanità, agli asili nido ai servizi sociali, alle infrastrutture, è necessario ripartire (e sta ripartendo) con la consapevolezza che non è più il tempo delle divisioni precostituite. Vuol dire che vogliamo inciuci? No, di certo. Ognuno deve stare al suo posto, dalla Regione ai comuni, ma nessuno può pensare di essere autosufficiente. Se prendessimo ad esempio la gran parte dei comuni calabresi, in dissesto e predissesto, capiremmo che sarebbe illusorio per chi governa pensare di poter fare a meno del sostegno delle opposizioni. Al centro della politica devono essere i cittadini ed argomenti di carattere generale, come la sanità, non possono conoscere divisioni precostituite. Bene ha detto il Rettore dell'università Magna Grecia di Catanzaro quando ha richiamato l'impegno collettivo per fare in modo che i giovani medici non vadano via dalla Calabria. Lo spirito politico collettivo, proprio in occasione della Pasqua, deve essere colorito di riformismo umanistico, con la consapevolezza di essere strumento operativo delle esigenze e dei bisogni della gente. È quello che ci dice Benedetto XVI quando parla della incorruttibilita del corpo di Cristo che esiste per l'eternità. E cos'è il messaggio cristiano se non una catarsi dalla opulenza dell'individualusmo? Un concetto che addirittura Sartre riprende, nell'introduzione a La Nausea, citando direttamente Celine quando parla dell'individuo come monade della vita. Questa è la grande eredità laica, un archetipo che merita grande attenzione per la carica di umanesimo che propugna, alla stregua del pensiero cristiano. La grande architettura cristiana, ci insegnano Testori e Del Noce, ha nell'impegno politico la sua dimensione di servizio. Verso la vita ma verso chiunque. Occuparsi della giustizia sociale è scritto nelle radici di un popolo che non si è mai consegnato all'opzione del cattocomunismo come unica espressione reale. Noi vogliamo percorrere quella strada.

* Capogruppo della Lega in Consiglio regionale