CATANZARO
– 12 MAGGIO 2022. La proposta di legge regionale sulle Cooperative di
comunità è stata al centro di un proficuo confronto tenuto, ieri pomeriggio,
nella sede regionale di Legacoop Calabria – a Catanzaro – alla presenza del
consigliere regionale proponente Antonio Lo Schiavo.
Al
tavolo, con il presidente regionale di Legacoop Calabria Lorenzo Sibio, i
vice presidenti Maurizio De Luca e Claudio Liotti, oltre che Pasquale
Mazzà del Consiglio di presidenza e il coordinatore provinciale di Reggio
Calabria, Mario Alberti.
Lo
scopo dell’iniziativa legislativa dell’esponente del gruppo di “De Magistris
Presidente” è quello di stimolare, promuovere e regolamentare la cooperazione a
carattere di mutualità e senza fini speculativi, “in piena aderenza all’art. 55
dello Statuto regionale, e allo scopo di far sì che i cittadini possano
riappropriarsi di beni e servizi che sono patrimonio comune”.
Una
proposta di legge che Legacoop – come evidenziato dal presidente Sibio -
giudica positivamente, sebbene possano essere indicati margini di miglioramento
per fornire strumenti di supporto alla cooperazione che “nel corso degli anni
ha saputo garantire legalità, trasparenza e tutela del lavoro soprattutto nella
gestione di servizi fondamentali per la comunità. Riteniamo – ha aggiunto Sibio
- che l’attenzione da parte della Regione alla cooperazione, anche nelle forme
che hanno avuto un particolare sviluppo negli ultimi anni come quella delle
cooperative di comunità, sia un fatto positivo e che insieme si possa lavorare
sulle criticità nell’interesse dei cooperatori che scelgono di essere impegnati
attivamente sul territorio”.
I
vertici di Legacoop Calabria sollecitano da tempo una revisione dell’impianto
normativo regionale relativo alla cooperazione, a partire da un potenziamento
delle risorse a disposizione per sostenere concretamente il settore, risorse
che si sono andate sempre più ad assottigliare più negli anni. Come
sottolineato anche dai vice presidenti De Luca e Liotti, la proposta di legge
presentata da Lo Schiavo se adeguatamente potenziata potrebbe risultare un
valido strumento anche nel contrasto allo spopolamento dei borghi delle aree
interne, oltre che generare economia di prossimità e quindi occasione di lavoro
per quelli che vogliono rimanere nel luogo dove sono nati. In particolare, De
Luca – vice presidente con delega alle cooperative di comunità – ha illustrato
le recenti esperienze legate alle realtà nate di recente sul territorio (come
quella denominata “Le cinque Icone” di Pentone che è stata costituita proprio
martedì scorso) in collaborazione Anci e Legacoop, nell’ambito del
progetto della “Banca delle Terre” che parte dalla rivitalizzazione dei terreni
incolti proprio per promuovere iniziative imprenditoriali a servizio della
comunità. “Quello che manca è l’animazione vera sul territorio”, ha detto De
Luca mentre Liotti ha rimarcato la necessità “dell’individuazione di vantaggi
concreti per questa forma di cooperazione, a partire magari da sgravi fiscali,
ragionando comunque in un’ottica di sistema”.
“Legacoop
Calabria rappresenta un marchio di qualità, un interlocutore privilegiato nel
processo di approvazione della proposta di legge regionale sulle Cooperative di
comunità che ho presentato nelle scorse settimane – ha affermato il consigliere
regionale Lo Schiavo -. E con la sua autorevolezza può contribuire attivamente
a far conoscere lo spirito di questa legge, gli obiettivi che essa si prefigge,
le opportunità che offre, concorrendo a far sì che, al momento della
discussione in Consiglio regionale, essa possa ottenere un’ampia convergenza
politica. Questa, infatti, non è una legge di parte, ma uno strumento pensato
per azionare leve di sviluppo, di occupazione e di servizi a beneficio di tutti
i calabresi. La legge, inoltre, si pone nel solco di altre proposte che sto
portando avanti nella mia attività di consigliere regionale e che sono
finalizzate ad arginare lo spopolamento e l’isolamento dei piccoli centri
calabresi, lo sviluppo di nuovi servizi alle comunità, il sostegno
all’occupazione. Quello delle Cooperative di comunità può essere quindi uno
degli strumenti più virtuosi in questo senso, perché, oltre a consentire alle
persone di ottenere migliori condizioni di vita e di lavoro, permette loro di
mettersi a servizio della propria comunità attivando servizi che altrimenti non
sarebbero sostenuti dal mercato”.
Legacoop
è pronta a dare il proprio contributo di esperienza umana e normativa affinché
la proposta sulle cooperative di comunità diventi una legge della Calabria che
appartenga a tutti, senza visioni di parte perché la visione cooperativa che
promuove legalità, trasparenza e tutela del bene comune, un patrimonio che
appartiene a tutti.