La capogruppo in Consiglio della Lega critica sul provvedimento del sindaco di Cosenza: «Non riduciamo lo Statuto ad agenza politica» COSENZA «Al sindaco Franz Caruso chiedo di evitare di scendere di livello trasformando un civico consesso in sede legislativa, e di pensare alle cose serie: quella dello ius soli da inserire nello Statuto rischia di essere uno scherzo anticipato».

Lo afferma Simona Loizzo, capogruppo della Lega in consiglio regionale che aggiunge: «Appoggio le iniziative della nostra consulta che ha messo in evidenza l'illegittimità di una deliberazione che, se approvata, non avrebbe chiaramente nessun effetto tangibile».
«Davvero Cosenza – prosegue Loizzo – ha tempo da perdere per provvedimenti spot? È quello che chiedo al sindaco, consapevole che una città in dissesto debba vivere altre realtà amministrative».
«Se riduciamo lo statuto ad agenda di intenzioni politiche – prosegue ancora Loizzo – domani inseriremo altre cose paradossali di cui un consiglio comunale non ha alcun titolo per deliberare su materie che spettano al Parlamento. Al di là del merito sullo ius soli che c'entra inserirlo in uno statuto? Forse dopo la sua approvazione gli immigrati di Cosenza potranno avere la cittadinanza italiana?. Caduta di stile anche il fatto di aver ricordato che la Lega, non essendo in consiglio, non abbia diritto a parlare: Caruso ha preso il 57 % del 42% di votanti, quindi il calcolo è presto fatto».
«Cosenza merita molto di più che una regressione a città che si erge ad assemblea legislativa e per questo – conclude Loizzo – ci aspettiamo semplicemente un atto di serietà che eviti di far cadere nel provincialismo una comunità di nobili tradizioni culturali».