Il leader della Lega: «Sì all'autonomia differenziata». «I sindaci calabresi mi hanno chiesto lavoro». Loizzo: «Chiediamo un ministro calabrese» COSENZA Parte da Cosenza, il mini tour in Calabria del leader della Lega Matteo Salvini. Il segretario del Carroccio a dare il via alla campagna elettorale in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre. Nel "Salone degli Specchi" della Provincia di Cosenza, Salvini ha incontrato i dirigenti e gli eletti nelle istituzioni regionali e locali, toccando i temi di stretta attualità.
La visita
Il leader del Carroccio, prima di incontrare la stampa si è riunito con alcuni sindaci del Cosentino. «Mentre altri colleghi sono a Roma a trattare collegi e candidature, io sono qui», sottolinea Salvini.
Che aggiunge: «I sindaci mi hanno chiesto lavoro, lavoro, lavoro che tradotto vuol dire infrastrutture, Ss106 che non può essere ancora la strada della morte. E poi c'è il tema della Sanità, l'aspetto di recuperare anni di arretrati e investimenti sui giovani puntando su agricoltura e turismo». Sul reddito di cittadinanza,il senatore leghista si mostra disponibile ad una revisione. «Lo lasciamo a chi non può lavorare, chi può farlo invece deve poter scegliere se tornare in campo. Va sicuramente rivisto, non so che fine abbiano fatto i navigator di Di Maio, forse si son persi per le montagne».
Sullo Ius soli, il leader del Carroccio lancia una frecciata al sindaco di Cosenza, Franz Caruso. «La cittadinanza facile non è una priorità del Paese, va meritata ed ottenuta al compimento del 18esimo anno di età». Ed ancora un nuovo affondo al primo cittadino dopo l'approvazione del Consiglio comunale della mozione sullo ius soli. «Il sindaco di Cosenza evidentemente non aveva tempo per occuparsi di altro».
Il futuro della Lega e gli altri partiti
Salvini commenta il patto siglato tra Calenda e Letta. «Chi vota Pd vota per la cittadinanza facile, la Lega è per l'integrazione seria. Gli italiani il 25 settembre spero scelgano il centrodestra e la Lega. Dall'altra parte c'è una accozzaglia: Gelmini, Carfagna, Letta, Calenda e Brunetta». Il leader leghista ribadisce la volontà di annunciare alcuni ministri prima del voto. «Penso sia opportuno che gli italiani conoscano i volti dei futuri ministri».
Tornando ai temi calabresi, Salvini intende riprendere una questione lasciata in sospeso, quella riguardante la Tendopoli di San Ferdinando. «Da ministro eravamo giunti a metà dell'opera poi è arrivata la Lamorgese». La chiosa, il segretario, la dedica all'autonomia differenziata. «Penso sia un bene per l'Italia e per la Calabria. L'autonomia differenziata premia il merito, questo non significa togliere niente a nessuno». «La Calabria – continua – può gestire a livello locale alcune competenze meglio dei burocrati romani». Infine un pensiero sul conflitto in Ucraina. «Li abbiamo difesi, ma questa guerra prima finisce e meglio è».
La versione della Loizzo
«Caro Matteo ti chiediamo come calabresi di inserire un ministro della nostra regione nella prossima compagine di governo». Lo ha detto Simona Loizzo intervenendo prima di Matteo Salvini alla conferenza stampa incorso a Cosenza. «Siamo la regione di Sibari – ha detto Loizzo – e vogliamo assegnarti le nostre speranze e la nostra fiducia. Il ministro che vogliamo – ha aggiunto Loizzo – è alla Coesione, dove il lavoro della Carfagna è stato del tutto insufficiente».