REGGIO CALABRIA – "Il mio impegno per la Calabria è scritto nei dieci mesi di legislatura regionale. Abbiamo prodotto leggi in favore della comunità, insieme alla giunta regionale, realizzato cose importanti in materia di sanità, infrastrutture, lavoro. Se sarò eletta deputata mi impegnerò per realizzare il programma della Lega, con la realizzazione e l'ultimazione della 106 Jonica, l'alta velocità, il Ponte sullo stretto". Così alla Dire la candidata calabrese alla Camera dei deputati, capolista della Lega nel collegio plurinominale, Simona Loizzo, capogruppo del Carroccio nel Consiglio regionale della Calabria.

"Non vogliamo abolire il reddito di cittadinanza – aggiunge – ma modificarlo, ritenendolo una misura giusta per chi ha bisogno. Vogliamo, e questo sarà un mio impegno, una decontribuzione previdenziale per le imprese che assumono al Sud". E sui temi previdenziali Loizzo ribadisce che: "Quota 41 consentirà a tanti calabresi, con 41 anni di contributi, di poter andare in pensione. Dobbiamo intervenire immediatamente sul taglio delle bollette che al Sud, più di ogni altra parte, colpiscono imprese e famiglie".

"POLITICA INDUSTRIALE NUOVA PER IL PAESE, CON INSEDIAMENTI ANCHE IN CALABRIA"

In ottica di sviluppo economico, inoltre, la candidata del Carroccio afferma: "Vogliamo una politica industriale nuova per il Paese, con insediamenti produttivi anche in Calabria. La sanità calabrese, insieme al presidente Occhiuto, deve uscire presto dal commissariamento e realizzare le assunzioni necessarie". "Bisogna programmare un intervento in favore dei Comuni che rischiano il dissesto o che siano già in dissesto o predissesto. I sindaci – evidenzia – non possono dare più risposte ai cittadini. Con la Lega al governo, la Regione avrà un sostegno ulteriore".

"Abbiamo già realizzato, con la ministra Stefani e l'assessora regionale Tilde Minasi, aiuti concreti alle persone con disabilità, 200 milioni di euro sono stati stanziati per le persone con autismo. La Calabria dovrà essere al centro delle politiche di coesione, dopo che il ministro uscente l'ha abbondantemente penalizzata. Infine – conclude Loizzo – il Pnrr va rimodulato prevedendo un investimento complessivo maggiore per la nostra regione".