La fierezza ed il sorriso di Greta Thunberg, attivista svedese per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico, sta facendo il giro del mondo. No alla miniera di carbone ai danni e in sacrificio del villaggio di Lützerath, che sarà demolito per l'ampliamento di uno stabilimento già presente. 

Insieme ad un gruppo di giovani manifestanti, con voce all'unisono, si protesta contro l'allargamento della miniera di lignite. "Un'esperienza di condivisione unica e insieme un'ingiustizia assurda". Quando la luce è calata sono tornati per manganellare ma noi siamo più forti di loro", queste le prime parole di due componenti del gruppo; 70 persone circa, sedute vicine al bordo della miniera in cima lei, Greta. Sono stati circondati dalle forze dell'ordine, utilizzati manganelli e spray al peperoncino per allontanarli dalla zona dove è severamente proibito sostare. 

La polizia, secondo quanto riferisce la Zdf, ha confermato che Thunberg e altri sono stati trasportati via dal sito della miniera e poi fermati, controllati e identificati. Un portavoce della polizia di Aquisgrana riferisce che, non c'è stato nessun arresto e al momento sono stati rilasciati. 

La giovane Greta, eroina nazionale in stile Giovanna d'arco, più per le sue gesta belliche e meno devota e caritatevole, non sembra arrendersi e dai suoi twitter appare un chiaro To Be Continued in chiave pacifista. Simbolo vivente della perseveranza, la ragazza del venerdì il giorno preferito per far sentire la sua voce, non cede ad un mondo meno sostenibile.

"Tutti sono i benvenuti. Tutti sono necessari. Fridays for Future"


Gennaio, 18 2023

Manuela Molinaro

Redazione Centro Calabria News