Il numero delle vittime continua a salire, si è superata la soglia dei 15.000, lo hanno reso noto i funzionari dei due Paesi e fonti mediche. Le vittime accertate in Turchia sono almeno 12.391, mentre in Siria sono 2.992, per un totale di 15.383 morti. La situazione comincia ad essere critica per i soccorsi ancora in ritardo.
L'Organizzazione mondiale della salute ha lanciato un allarme chiedendo che vengano ripristinati urgentemente i servizi sanitari essenziali per evitare un'emergenza sanitaria che rischia di creare ancora più vittime del sisma stesso. Lo ha detto a Ginevra il responsabile per la risposta al terremoto dell'OMS, Robert Holden: "in questo momento, l'obiettivo immediato, è quello di salvare vite ma allo stesso tempo, è imperativo assicurarsi che i sopravvissuti alla catastrofe iniziale continuino a sopravvivere". Non si fermano la ricerche di superstiti. Risulta essere ancora disperso Angelo Zen e altri 6 italiani. In Siria vaste aree irraggiungibili.
Sono partite le campagne per la raccolta fondi di Unicef, Caritas e Cei per fronteggiare le prime necessità delle popolazioni, mentre il nostro Papa rimette tutto nelle mani del Signore: "Prego con commozione".
Febbraio, 09 2023
Manuela Molinaro
Redazione Centro Calabria News