Dopo 5 giorni dalla devastante scossa di terremoto che ha colpito la Turchia, è bello vedere l'immagine di un neonato con quei suoi occhioni vispi e spalancati, comunicare al mondo che è un sopravvissuto e sta bene. 128 ore sotto le macerie e due mesi di vita, salvato in mezzo a calcinacci e polvere nel Sud del paese. Yagiz, un nome, una speranza che non muore, in mezzo ai resti della città di Samandag. In una coperta di lana viene trasportato in ospedale e lo scatto sta facendo il giro del mondo per la bellezza espressiva e comunicativa. Sotto le macerie estratta viva anche una bimba di 6 anni di nome Selin e la madre e, una giovane di sedici anni rimasta in vita per 135 ore sotto le macerie.
Tutti i soccorritori impegnati sul campo in Turchia, nel tentativo di alleviare le sofferenze della popolazione colpita dal sisma sono 160 mila in tutto, lo ha reso noto da Diyarbakir il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, da 4 giorni nei territori devastati. Man mano che vanno avanti le demolizioni, il bilancio è destinato ad aggravarsi, sopratutto a Kahramanmaras, Hatay e Adiyaman In base a quanto reso noto dal presidente turco, solo in Turchia i morti sono ormai 21.043, cui vanno sommati gli almeno 3.500 decessi in Siria. Erdogan ha anche aggiunto che i feriti sono più di 80 mila, mentre più di 102 mila sfollati sono stati portati in altre province del Paese, lontano dal sisma.
Intanto, se i numeri sono scoraggianti, le storie come quella di Yagiz danno la forza di pensare che le macerie possono restituire vite. Poche ore fa, nel distretto di Nizip della stessa provincia, una ragazzina di cui non è stata resa nota l'età, è stata estratta dalle macerie 146 ore dopo il terremoto. Sempre nella provincia di Hatay, nel distretto di Antakya, un uomo di 35 anni è stato invece salvato da squadre di soccorso turche e rumene dopo 149 ore e, un bebè di sette mesi salvato dopo 140 ore nel distretto di Antakya, nella provincia meridionale turca di Hatay.
Li chiamano i "salvataggi miracolo", e leggendoli si può pensare meno al disastro e di più alla vita.
Febbraio, 12 2023
Manuela Molinaro
Redazione Centro Calabria News