La Procura di Roma ha aperto, come atto dovuto, un fascicolo di indagine sul naufragio di Cutro dopo un esposto presentato dai parlamentari Ilaria Cucchi, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Il procedimento è stato rubricato a modello 45, ossia senza indagati e ipotesi di reato. Nell'esposto si chiedeva ai pm capitolini di valutare le responsabilità ministeriale in relazione alla macchina dei soccorsi.

In base a quanto si apprende i magistrati di piazzale Clodio dovranno valutare, dopo avere studiato l'esposto, se inviare per competenza territoriale l'incartamento ai colleghi della procura di Crotone. Potrebbe svolgersi la prossima settimana l'incidente probatorio chiesto dalla Procura di Crotone al Gip per cristallizzare le testimonianze dei superstiti del naufragio che a oggi vede un totale di 70 vittime e un numero imprecisato di dispersi anche se, è di poche ore fa la notizia del ritrovamento di una 71 esima vittima da accertare.

Intanto, ai media il sindaco di Cutro continua a ripetere come un disco rotto: "E' stata un'ecatombe, non dimenticheremo mai". Il Papa chiede di fermare i trafficanti mentre, il premier Meloni richiama all'attenzione, alla meditazione, al fare al più presto un provvedimento che porti a non più morti in mare consapevole in cuor suo che nessuna norma potrebbe mai imporre ad alcuno il dovere di non fuggire da Paesi dove la guerra o la miseria impediscono l'accesso a condizioni di vita dignitose, stesso pensiero dell'associazione nazionale magistrati. Tanto dolore ma anche tante polemiche sul tema immigrazione, maggiormente sulla questione soccorsi ed il loro poter intervenire prima e non lo hanno fatto, ancora tutto da provare. La polizia tutta si sente indignata da ciò: "Siamo basiti e disgustati, e non accettiamo che si getti anche solo il sospetto di un comportamento del genere su chi serve il Paese, difende i più deboli e si spende in ogni modo per salvare vite, sempre e comunque, anche a costo della propria. E' vergognoso e gravissimo osare infangare chi sempre versa più lacrime di tutti di fronte a tragedie di ogni genere, e questo al solo scopo di attaccare il ministro dell'Interno e con esso l'intero Governo". Lo afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, dopo alcune critiche rivolte al ministro Matteo Piantedosi e più in generale all'intera macchina dei soccorsi,

Oggi si insinua di uomini che non abbiano voluto salvare vite, loro e tutti gli altri colleghi soccorritori, come è possibile anche solo pensarlo? La responsabilità in questi casi è solo solidale, così il capire gli errori per porvi rimedio ed evitare una recidiva.

Marzo, 06 2023

Manuela Molinaro

Redazione Centro Calabria News