Si chiamava Shahida Raza, aveva 27 anni, era partita da Quetta, giovane calciatrice e anche capitano della nazionale femminile di hockey su prato del Pakistan con tanti sogni, purtroppo naufragati in quel barcone naufragato in mare con altri 150 profughi. Ha giocato a hockey per il Pakistan a livello internazionale e ha giocato a calcio a livello nazionale. Fuggiva dalle persecuzioni per il suo attivismo, lottava in nome dell'integrazione e per le donne, per i loro diritti; una femminista convinta e concreta.

 

La comunità Hazara, oggetto di attacchi mortali nel corso degli anni, è angosciata e in lutto per la morte di Shahida Raza. I leader della comunità hanno chiesto al governo di impedire che tali tragedie si ripetano in futuro. Era madre single di una bambina, ma a quanto pare la figlia non era con lei sull'imbarcazione. Aveva appena divorziato e giocava a calcio proprio per contribuire alla famiglia, per mandare i soldi che incassava a ogni vittoria. Ha pagato 4000 dollari per il viaggio e costruirsi una nuova vita lontano dal Pakistan. Shahida aveva deciso di affrontare i rischi della traversata dalla Turchia pur di scappare via dalle persecuzioni del suo paese e ha affrontato il viaggio stipata nella stiva in condizioni disumane.

La morte della giocatrice è stata confermata dalla Pakistan Hockey Federation. Stando alle ultime informazioni sono almeno 20 i pakistani deceduti. La giovane calciatrice di etnia hazara, era perseguitata dall'Isis e, sono circa 700 gli Hazara uccisi in 13 attacchi dell'Isis in poco più di un anno, una vera strage che si consuma nel silenzio assordante di un genocidio ignorato dal mondo.

Nel frattempo, al Palamilone di Crotone è stata aperta la camera ardente delle vittime, memorie onorate anche dal Presidente Mattarella. Il silenzio surreale è stato rotto dal dolore e dalle urla di tutti i parenti che sono andati a salutare i propri cari deceduti. In tanti sono arrivati dalla Germania.

Nel dolore si riflette sull'accaduto per non assistere più a simili tragedie.

Marzo, 02 2023

Manuela Molinaro

Redazione Centro Calabria News