Gli innamorati sono sempre pieni di baci e parole dolci, di ti amo sussurrati, urlati e persi nell'amore che muove il mondo e tutte le altre stelle; si appartengono, condividono, vivono per poi raccontarsi ricordi come quelli di un viaggio del cuore. Te lo dico con una: "Je t'aime".

Siamo a Parigi, la città dell'amore, un luogo magico che propone sempre una storia senza tempo, culla di sentimenti narrati da poeti e scrittori, corrente vibrante di emozioni, angoli che prendono vita al solo essere osservati. Così, sognando ad occhi aperti ecco uno spazio tutto dedicato agli innamorati. Nel quartiere di Montmartre c'è "le mur des je t'aime" (il muro dei ti amo) un'opera ideata da Frédéric Baron e Claire Kito, un'originale opera artistica di 10 metri per 4. Baron cominciò a chiedere ai suoi vicini stranieri di scrivere la romantica frase fino a raccogliere 311 "Ti Amo" in lingue e dialetti di tutto il mondo, fra cui tutte le lingue dei 192 stati membri dell'ONU, dall'India «nian'-ni-né-sné-i-kou-nou» al Sudafrica «èk-èt -you- lif». Questa romantica opera d'arte è composta da 612 piastrelle di colore blu con la scritta ''Ti Amo'' in bianco, una seducente bellezza, poesia, un luogo suggestivo che richiama pace e amore; le schegge di colore rosso sugli affreschi rappresentano i pezzi di un cuore infranto, simbolo di un'umanità che si lacera e che il muro tende a riassemblare, perché è con l'amore che si curano le più grandi ferite. Il muro è custodito all'interno di un piccolo giardino, la cui entrata si trova nella Piazza Jehan Rictus. Un fotogramma del cuore che non può proprio mancare per chi ama viaggiare.

In un mondo segnato dalla violenza e dominato dall'individualismo, i muri, come le frontiere, sono solitamente fatti per dividere e separare le persone e separarle l'una dall'altra. Al contrario, "Le mur des je t'aime" è un collegamento, un luogo di riconciliazione, uno specchio che riflette un'immagine pura di amore e, per dirla alla Charles Baudelaire, "I veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre: "Andiamo", e non sanno perché. I loro desideri hanno le forme delle nuvole".

Marzo, 11 2023

Manuela Molinaro

Redazione Centro Calabria News