Un silenzio infranto, quello preteso dalle cosche, un codice a cui si sono opposte con tutta la loro forza, una tradizione spezzata combattendo con paura, disprezzo e solidarietà, qualcuna ha pagato con la vita. Una battaglia collettiva per verità e giustizia, di ribellione al femminile; sono loro le ribelli per molti pazze, depresse e instabili, in verità sono eroine che hanno deciso di sfidare la 'Ndrangheta per cambiare un destino apparentemente già scritto. Lea Garofalo e la figlia Denise Cosco, Maria Concetta Cacciola e Giuseppina Pesce, storie che diventano una serie tv: "The Good Mothers".
Dopo gli applausi all'anteprima a Roma, alla quale era presente anche la Calabria Film Commission, arriva su Disney+ con tutti i sei episodi. Una serie che ha già conquistato il "Berlinale Series Award", al Festival internazionale del cinema di Berlino, nella sezione "Berlinale Series", prodotta da Juliette Howell, Tessa Ross e Harriett Spencer per House Productions e da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, società del gruppo Fremantle, e finanziata da Calabria Film Commission con il Bando per il sostegno alle produzioni audiovisive in Calabria 2021.
La storia racconta di una giovane e brillante pm, Anna Colace, che ha l'intuizione di attaccare la 'Ndrangheta facendo leva sulle sue donne, le mogli e le madri dei boss. Figure da sempre marginalizzate con oppressione e violenza dal sistema estremamente patriarcale dell'organizzazione criminale. La vicenda ha inizio con la celebre scomparsa di Lea Garofalo, che aveva testimoniato contro il marito Carlo Cosco per sfuggire alla sua morsa e assicurare alla figlia Denise una vita lontano da quell'ambiente. Il racconto si allarga, attraverso le indagini della pm Anna Colace, alle potenti storie di Giuseppina Pesce e Maria Concetta Cacciola. Storie diverse ma accomunate da un unico destino ed un contesto oppressivo e soffocante, con quella voglia di cambiare le cose e il desiderio di assicurare a sé stesse e ai propri figli un futuro migliore, così come aveva tentato di fare Lea.
"Fimmine" che diventano un esempio non solo di coraggio ma di tanta riflessione; un durissimo conflitto sociale e la forza rivoluzionaria dei sentimenti. Una serie che vale la pena vedere, riconoscendo che quelle immagini, sono incastonate nella memoria di ogni calabrese.
Aprile, 08 2023
Manuela Molinaro
Redazione Centro Calabria News