Flavia Franzoni la professoressa dal dolce sorriso, così definita da numerosi suoi studenti, ci lascia il 12 giugno a 76 anni, era sposata con l'ex premier Romano Prodi dal 1969. Una grande donna che stava, non dietro, ma accanto a un grande uomo per un cammino condiviso. Per molti anni ha insegnato all'Università di Bologna, alla ex Facoltà di Scienze politiche, oggi Dipartimento di Sociologia e Diritto dell'Economia;  una mente acuta, preziosa collaboratrice di tanti progetti per l'umanità, per la tua cultura, dall'infinita generosità e tutti colori che l'hanno conosciuta ne esaltano la discrezione, la gentilezza e la tenacia.

 I due si erano conosciuti ai tempi dell'Università, ma per lui conquistarla non era stato facile: "Eravamo vicini di casa e io le facevo la corte. Lei era bella, io brutto, però dopo tre anni ce l'ho fatta", queste le parole del Presidente in una delle ultime apparizioni in tv. Un amore vissuto realmente insieme, senza prevaricazione, accettando i difetti ed esaltando i pregi; un rapporto fondato sulla fiducia e sulla libertà di essere prima un uomo ed una donna poi una coppia e poi una famiglia. Tutto questo è stato il segreto di 54 anni d'amore, di unione.

Flavia Franzoni vola via mentre camminava su un sentiero francescano tra Gubbio e Assisi con alcuni amici e col marito Romano Prodi. Erano più o meno le 15, primo pomeriggio, quando la professoressa di Scienze politiche, che da tempo soffriva di cuore, è caduta all'improvviso, forse a causa di un malore. Inutili i soccorsi, i tentativi di rianimarla. È stato proprio l'ex premier, insieme ai due figli Antonio e Giorgio, ad annunciare con enorme dolore la morte della moglie. Una tragedia improvvisa che lascia tutti sgomenti.  Il giorno del funerale senza troppo sfarzo e chiacchiericcio proprio come sarebbe piaciuto a Flavia,  a fine omelia il saluto commosso di Romano Prodi che si esprime con parole di sola e pura felicità: "La nostra unione è stata cielo e terra. Abbiamo sempre condiviso tutto, insieme sino all'ultimo respiro, quando mi hai sorriso poco prima del sentiero".

Una Bologna silenziosa accoglie l'ultimo saluto ad una donna ricordata dal sindaco come una persona dalle poche parole ma molto concreta. Gremita la chiesa di San Giovanni in Monte. Le esequie sono celebrate dal cardinale di Bologna e presidente della Cei Matteo Maria Zuppi. Tra i presenti Enrico Letta, Mario Monti e la segretaria del Pd Schlein, Pierferdinado Casini, Walter Veltroni, Francesco Boccia, Giovanna Melandri, Massimo D'Alema Francesco profumo, Luigi Abete, Luca Cordero di Montezemolo,  Riccardo Levi, e ancora Alberto Clo', Piero Fassino e Pierluigi Bersani, apparso commosso all'entrata in chiesa.

L'ex premier aggiunge con il cuore in gola e la voce quasi rotta dal pianto:  "Ci siamo chiesti se dal paradiso si possa vedere anche piazza Santo Stefano, io credo proprio di sì", e con queste parole saluta la sua amata ringraziando i presenti.

Un amore raro ed autentico, protetto, coccolato, concreto, lungo una vita oltre ogni limite e spazio terreno.

Giugno, 17 2023

Manuela Molinaro

Redazione Centro Calabria News