Così, è stato approvato un emendamento della maggioranza che dichiara l'utero in affitto perseguibile anche se praticato all'estero: saranno puniti solo i cittadini italiani. La Commissione Giustizia della Camera ha quindi detto "sì", al riconoscimento della maternità surrogata come reato universale. Si prosegue dunque spediti verso l'iter per l'arrivo in aula a giugno del provvedimento.

Le opposizioni hanno votato contro, ribadendo una posizione già nota e manifestata in passato. Il segretario di +Europa aveva parlato di "oscena concezione del diritto", altri parlano addirittura di assurdità giuridica. Diversamente, a esprimere soddisfazione è stata la Lega: "L'approvazione è una pagina di buona etica e di reale civiltà", ha dichiarato il deputato del Carroccio, Davide Bellomo, componente della Commissione Giustizia, sottolineando quanto una sinistra identifica il progresso con una pratica che sfrutta il corpo femminile, e ne fa squallidamente merce di scambio. A prevalere, è stata quindi la linea della maggioranza, intenzionata a perseguire una riga chiaramente condivisa anche dal governo, in particolare dal ministro per le Pari opportunità e la Famiglia, Eugenia Roccella, e da molte associazioni impegnate in ambito sociale.

Per il via libera formale, mancano ancora i pareri delle commissioni competenti e il mandato al relatore, ma il provvedimento è atteso in Aula per il prossimo 19 giugno, così come previsto dall'ultima calendarizzazione e auspicato dalla stessa maggioranza. "Grazie al testo come riformulato, noi estendiamo la punibilità a tutte le condotto commesse all'estero e questo disincentiverà il ricorso a questa pratica, con ciò fermando il turismo procreativo e più in generale quel mercato che si è formato, di cui la recente fiera a Milano è testimonianza", ha affermato la relatrice Carolina Varchi di Fratelli d'Italia, rimarcando che si andrà avanti per restituire veri diritti a chi ne ha diritto, nell'interesse primario dell'infanzia e di chi rappresenta futuro.

Il tema sicuramente è di quelli che maggiormente ha infiammato il dibattito politico, ricordando a gran voce che la Corte Costituzionale, ha definito l'utero in affitto come una pratica che offende in modo intollerabile la dignità della donna e, mina nel profondo le relazioni umane mediante accordi che comportano, un rischio di sfruttamento della vulnerabilità di donne che versino in situazioni sociali ed economiche disagiate.

Non è probabilmente anche questa una forma di tutela per le donne? Questo è un argomento che spacca non solo la politica di molti paesi ma anche numerosi gruppi femministi.

Un murales che ritrae la segretaria del Partito democratico Elly Schlein, a sinistra, e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a destra, e il loro diverso credo politico, sia in tema di maternità surrogata, che in tema di aborto(FOTO: SHEILA GALLERANI/GETTY IMAGES)


 Giugno, 01 2023

Manuela Molinaro

Redazione Centro Calabria News