Mosca- Tre giorni dopo l'agguato in Cecenia alla giornalista Elena Milashina, 18 ore fa a Mosca uno sconosciuto ha aggredito l'avvocata Elena Ponomareva gettandole addosso l'antisettico verde. L'avvocata, si starebbe occupando di un processo per narcotraffico. La Ponomareva, 46 anni, stava aspettando i mezzi pubblici e, dopo essere stata picchiata, è stata cosparsa di una sostanza verdastra. Si tratterebbe di un antisettico verde comunemente noto in Russia come zelyonka, lo stesso utilizzato contro la giornalista Elena Milashina, che oggi dichiara: "Tutto questo passerà: i capelli ricresceranno, il verde si laverà via. Continuerò ad andare in Cecenia, che Kadyrov lo voglia o no".  Donne che non hanno paura delle minacce, non hanno paura del sistema e intanto sono sostenute dall'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani che sta indagando sull'aggressione in Cecenia e ad oggi anche su quella di Mosca. Capire se ci sia un eventuale collegamento tra i due episodi è fondamentale.

A riferire quanto accaduto a Ponomareva sono le testate indipendenti Meduza e The Moscow Times, edite rispettivamente dalla Lettonia e dai Paesi bassi che insieme all'ordine degli Avvocati di riferimento della donna, hanno dichiarato che la vittima, ha subito un danno grave alla retina che risulta danneggiata. I colpevoli non sono stati identificati. L'avvocata si trovava sotto protezione statale dopo avere ricevuto minacce verbali e scritte, anche alla famiglia, e subito il danneggiamento della sua auto. La Ponomareva ritiene che l'aggressione sia collegata al caso del giudice Kotov, accusato di avere percepito una tangente di 13 milioni di rubli (130 mila euro) in relazione a un processo per narcotraffico.

Non sono i primi casi verificatisi in Russia, infatti nel 2017  si ricorda il dissidente russo Alexei Navalny attivista politico e blogger che per colpa di questa azione dimostrativa e dannosa, ha ridotto dell'80% la capacità visiva da un occhio. Tantissimi anche i casi nel 2013 finiti in una bolla di sapone, allora viene spontaneo chiedersi: È un caso o non è un caso? È il sistema che ha innescato questo circuito per coprire qualche azione specifica? Lo capiremo soltanto se si farà effettivamente luce sulla vicenda almeno delle due donne aggredite.

Luglio, 08 2023

Manuela Molinaro

Redazione Centro Calabria News