Ho voluto attendere prima di intervenire sulle dinamiche che stanno attraversando il Partito Democratico nella Città di Catanzaro. In queste ultime settimane, ma in realtà ormai da oltre un anno, e cioè da prima delle elezioni amministrative nella Città, assistiamo quasi quotidianamente a comunicati stampa da parte di una pletora di persone incredibilmente eterogenee tra loro, ex amministratori, simpatizzanti, iscritti al PD, ex iscritti al PD, molte delle quali intervengono sulla stampa unicamente per criticare la gestione del partito. Sono consapevole che far parte di una grande comunità democratica implica anche un continuo dibattito interno, ma ciò però dovrebbe essere propedeutico ed elaborare proposte ed idee per la guida del partito e, perché no, della Città.

Ho creduto, visto lo spessore professionale e politico di chi è intervenuto nel dibattito, che si sarebbe arrivati prima o poi ad affrontare temi ed argomenti rilevanti, capaci di incidere positivamente sulla gestione della Città e della Regione. Ma purtroppo nulla. Solo e sempre i soliti attacchi personali diventati ormai stucchevoli e fini a loro stessi. Ogni volta che mi imbatto in questi articoli mmi torna alla mente una bellissima canzone di uno dei miei cantautori preferiti Fabrizio D'André che dice testualmente " si sa che la gente da buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio, sia sa che la gente da buoni consigli se non può più dare il cattivo esempio", se a questo poi aggiungiamo il solito sentimento di invidia che abita nell'animo di molti calabresi non ci si può aspettare nulla di buono.

Da un pò di tempo ad essere messo nel mirino di questi illustri personaggi è il segretario cittadino Fabio Celia. Unica colpa di Fabio: il ruolo che ricopre. Sinceramente avrei immaginato un atteggiamento differente per chi, come Fabio, nei momenti più difficili e bui del PD a livello nazionale e cittadino ha deciso di metterci la faccia, di partecipare alla scelta del candidato a sindaco della città, di costruire con grandi sacrifici una lista competitiva che ha visto eleggere due consiglieri comunali e conquistare una storica vittoria cittadina. In quei giorni nessuno voleva candidarsi con il PD, tanti prevedevano una sonora sconfitta, forse l'auspicavano, ma Fabio, assieme a tutti gli altri candidati ha deciso di scendere in campo con coraggio e determinazione. Come poi siano andate le cose lo sappiamo tutti.

Oggi che il PD fa parte della coalizione alla guida della città e vive una nuova stagione con la recente elezione della nuova segreteria nazionale, ecco tornare a riaffacciarsi proprio quelli che qualche minuto prima restavano nascosti o peggio ancora sostenevano altri candidati a sindaco. Qualcuno magari ancora crede che il Partito Democratico possa essere utilizzato come un tram sul quale salire nel momento opportuno per poi scendere quando non conviene più. E più di uno cosi ha sempre fatto ottenendo postazioni e ruoli quando c'era da ottenere qualcosa, ma scomparendo come per magia quando c'era da lavorare e ricostruire un partito, o in campagna elettorale.

La nostra comunità è sempre stata inclusiva e in un grande partito ci sarà sempre spazio per tutti, anche e soprattutto per chi la pensa diversamente, ma secondo gli stessi ideali e valori. Ma questo spazio va conquistato giorno dopo giorno lavorando e partecipando alla vita di partito.

Il PD ha da sempre dimostrato di essere un partito aperto e scalabile, tra gli esempi più eclatanti quello di Renzi e ultimo quello della nuova segreteria Elly Schlein che con la forza delle sue idee e del suo entusiasmo è riuscita a sovvertire i pronostici e vincere le primarie.

Ecco magari lo stesso potrà accadere nella Città di Catanzaro, ammesso che codesti signori abbiano però idee da proporre tali da creare entusiasmo e un seguito, cosa di cui fino ad ora non mi sono accorto.