“Gli Stati Uniti d’Europa non sono il vestito della domenica per coprire il vuoto politico diffuso: serve un segnale di discontinuità e un nuovo modello sociale”
Roma, 25 marzo 2024 - I promotori del Manifesto sugli Stati Uniti
d'Europa, condiviso da oltre 15.000 giovani sui social, auspicano un cambio di
rotta nel dibattito pubblico.
“Bisogna rimettere al centro il coraggio del pensiero critico,
per leggere i cambiamenti. O si ha la forza e la capacità di costruire un nuovo
modello sociale, di cui cui gli Stati Uniti d'Europa sono uno dei fondamenti
indispensabili o sarà l'inizio di un futuro di guerre, contrasti e soprusi che
andranno ben oltre una terza guerra mondiale”, ha detto Daniele Delbene,
tra i promotori del Manifesto sugli Stati Uniti d’Europa XGLU.IT (consultabile sul
sito www.xglu.it) che ha
visto la condivisione da parte di oltre 15.000 giovani sui social) in
un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano Politicamentecorretto.it.
”Gli Stati Uniti d’Europa che tornano di moda ogni cinque anni, solo
come slogan superficiale da puro marketing elettorale, non devono essere
il vestito della domenica cucito attorno al vuoto di elaborazione diffuso.
Siamo veramente in un momento storico senza ritorno - continua Delbene - o si
ha la forza e la capacità di costruire un nuovo modello sociale, di cui
cui gli Stati Uniti d'Europa sono uno dei fondamenti indispensabili, o sarà
l'inizio di un futuro di guerre, contrasti e soprusi che andranno ben
oltre una terza guerra mondiale.”
“Gli Stati Uniti d’Europa rappresentano l’opportunità di rimettere al
centro il coraggio del pensiero critico, per leggere i cambiamenti con lenti
nuove. Diversamente, la politica non assolve al suo ruolo e non scalfisce
minimamente lo status quo. La costruzione degli Stati Uniti d'Europa e in prospettiva
degli Stati Uniti del Mondo – continua Delbene - deve essere finalizzata
a garantire a tutti gli uomini la vera libertà. E quando parlo di vera
libertà intendo la possibilità per tutti gli uomini di potersi realizzare
nelle proprie aspettative in base alle proprie capacità, al proprio
impegno e ai propri meriti, senza dimenticare che deve essere aiutato
soprattutto chi, pur volendo, non ne avrebbe le possibilità. La chiave di
volta, secondo noi, riguarda il modello economico centrato sulla giustizia
sociale quale presupposto per la vera libertà degli uomini. L'intelligenza
artificiale e il progresso in generale se governati da Istituzioni
democratiche, fondate sui valori di giustizia sociale e libertà, possono
rappresentare il realizzarsi di una società migliore per tutti gli
uomini, ad esempio consentendo loro di lavorare meno a parità di salario.”
“Se la maggior parte degli europei si sentono distanti dalle attuali Istituzioni europee significa che c'è necessità di un segnale tangibile di discontinuità rispetto agli anni passati, a cominciare dagli uomini che li dovrebbero rappresentare. Bisogna riavvicinare i cittadini alla politica e al voto – conclude Delbene - e gli interlocutori saranno i leader e le forze politiche che, animati da un nuovo e profondo umanesimo socialista, avranno il coraggio di anteporre in modo evidente gli interessi dell'umanità e il futuro del mondo a quelli di pochi singoli”.