Anche ieri grande risposta partecipativa, da parte di cittadini e associazioni, per l'assemblea pubblica convocata al Teatro Primo dal movimento No Ponte calabrese che da oltre 25 anni è in prima linea contro questo progetto scellerato e dannoso per i nostri territori. Questo è un chiaro segnale di una opposizione sempre più crescente alla famigerata realizzazione del Ponte sullo Stretto.
E l'indignazione nei confronti di questa follia gonfiava sempre più tra il pubblico a mano a mano che gli interventi di Aura Notarianni, Domenico Gattuso e Alberto Ziparo sciorinavano le enormi contraddizioni che stanno dietro l'iter rilanciato da Salvini e di un progetto che non c'è, nonostante il bombardamento mediatico cui siamo vittime ci indurrebbe a pensare altro.
Diversi gli interventi delle varie anime del fronte che in tutti questi anni si è opposto e si oppone al mostro sullo Stretto, con una folta delegazione anche dall'altra sponda dello Stretto.
Apprezzato anche l'intervento della Sindaca Caminiti di Villa San Giovanni che, nel dare una risposta pubblica a quanti hanno accusato l'amministrazione comunale di ambiguità , ha ribadito la posizione unanime di contrarietà al Ponte della sua maggioranza e annunciato un consiglio comunale aperto per il 12 aprile con all'ordine del giorno i risultati delle osservazioni dei tecnici comunali su un progetto "puzzle", frutto delle diverse revisioni fatte negli anni.
L'elenco degli espropri ha reso evidente quanto sia stata limitata la narrazione comune che ha visto sempre e solo Villa San Giovanni come area coinvolta dai cantieri, mentre ora molti cittadini calabresi scoprono che anche i loro territori saranno oggetto di interventi di varia natura, così da più parti è venuta la richiesta di sollecitare anche gli altri territori. Proprio in tale direzione nei giorni scorsi abbiamo chiesto al Sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà la convocazione di un consiglio metropolitano aperto alla presenza di tutti i sindaci interessati.
Ma come è stato ribadito anche ieri il Ponte non è un problema dei soli espropriandi, che oggi vedono i loro nomi scritti nero su bianco nelle liste pubblicate. È un problema anche di chi vive a ridosso delle aree interessate dagli espropri e che vedrebbe, nella malaugurata ipotesi di apertura dei cantieri, la propria realtà stravolta e resa invivibile. È un problema di tutte e tutti i cittadini dei nostri comuni, dalla fascia tirrenica a quella jonica passando per l'Aspromonte, che non possono ritenersi assolutamente "non coinvolti".
Abbiamo di fronte un nemico potente e interessi enormi, che non sono certamente quelli dei calabresi e dei siciliani, ma ancora una volta possiamo fermare questo mostro se saremo capaci di mettere al centro del nostro agire i veri interessi collettivi. Con questo spirito parteciperemo alle prossime iniziative annunciate ieri nel corso degli interventi, come l'11 aprile all'incontro promosso a Cannitello dal Comitato TiTengoStretto, il Primo maggio a Rosarno alla manifestazione promossa dalla Casa del Popolo G.Valarioti e il 4 maggio per la manifestazione contro la chiusura dell'ospedale di Polistena.
A tutte le realtà associative, ai movimenti, alle organizzazioni politiche e sindacali, a tutte le cittadini e cittadini lanciamo l'invito a costruire insieme una manifestazione popolare a Villa San Giovanni per la fine di maggio. Per organizzare in maniera unitaria questa iniziativa diamo appuntamento a chiunque voglia attivarsi su questo percorso per mercoledì 17 aprile alle 18 al Nuvola Rossa di Villa San Giovanni.