Secondo gli
storici Gabriele Barrio[3] e Girolamo Marafioti[4], il
territorio di Decollatura è stato teatro di una battaglia fra iMamertini e Pirro attorno
al 275
a.C.; si ritiene che l'etimo di Decollatura, richiamando un decollatorium(decapitazione),
sia legata proprio alla decapitazione degli Epiroti ad
opera dei Mamertini della vicina Martoranum.Secondo la tradizione popolare invece
il nome deriverebbe dai dieci colli sui quale sorge il paese[senza fonte].
Sebbene le
testimonianze archeologiche suggeriscano che il territorio sia stato abitato
già in epoca preistorica, i primi abitanti si sono stabiliti a partire dal XII
secolo[5],
provenienti soprattutto da Motta.
Fino ai primi decenni del '600 lo
spostamento dei coloni mottesi fu stagionale; i primi insediamenti permanenti
si verificarono dopo il disastrosoterremoto del 27 marzo 1638, che rase
al suolo Motta e gli altri paesi della zona. Il popolamento ebbe un notevole
impulso in seguito alla concessione dei terreni in enfiteusi da
parte della Diocesi di Martirano, che ne era proprietaria,
e venne favorita inoltre dall'eccessivo fiscalismo dei d'Aquino. Fino al 1806, infatti, il
territorio di Decollatura appartenne alla Signoria e quindi all'Università di Motta, e con essa al
Contado di Martirano dei d'Aquino.
Il comune fu
fondato nel 1802,
in conseguenza di una bonaria separazione dall'Università di Motta, con la
denominazione Comune di Decollatura Adami. L'autonomia amministrativa era
stata preceduta dall'autonomia delle chiese del territorio dalla parrocchia di
Motta. Nel XVIII secolo gli abitanti delle frazioni di Adami, Cerrisi, San
Bernardo e Casenove si costruirono le proprie chiese, dipendenti dalla chiesa
matrice di Motta. La prima chiesa ad essere elevata a parrocchia fu quella di
San Bernardo, nel 1707,
grazie all'appoggio del vescovo Nicola Righetti. Le
rimanenti furono tutte elevate a parrocchia fra il 1800 e il 1802 dall'ultimo
vescovo di Martirano Mons. Francesco Antonio Grillonei primi anni
della dominazione francese[6]. Ottenuta
la completa autonomia parrocchiale, venne chiesta a Motta anche l'autonomia
amministrativa. Esiste prova dell'esistenza del comune di Decollatura il 29
aprile 1802[7] e,
tranne un breve periodo fra il 1807 e il 1810 in cui il comune di Decollatura fu aggregato a quello Soveria
Mannelli, il territorio del comune non ha più avuto mutamenti dai primi
dell'Ottocento.
Decollatura
fu dapprima compreso nella provincia della Calabria Citeriore (capoluogo Cosenza) fino al 1816, allorquando
entrò a far parte della provincia di Calabria Ultra II (capoluogo Catanzaro).
La località Passaggio(attualmente nel rione San Bernardo)
corrispondeva già nel XVII secolo al confine fra le due province e
quindi al luogo dove veniva riscossa la relativa tassa di pedaggio.
Decollatura
ha fatto parte della diocesi di Martirano fino al 1818 quando, per
gli effetti della bolla De utiliori di papa Pio
VII, che recepiva il concordato fra la Santa Sede e
il Regno delle Due Sicilie, la diocesi di
Martirano fu soppressa e aggregata a quella di Nicastro[8],
denominata dal 1986 diocesi di Lamezia Terme.