Si è svolto un convegno a Lamezia sui beni confiscati alla mafia

Si è svolta questa sera nella sala consiliare dell'ex Comune di Sambiase il convegno sui beni confiscati alla Mafia voluta dal consigliere comunale Luigi Muraca(Lamezia Unita) erano presenti Arturo Bova Presidente della Commissione Antindragheta, il Sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro, il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. Ha aperto il convegno il Consigliere Comunale Luigi Muraca(Lamezia Unita) che nel suo intervento ha fatto un riassunto in materia sui primi mesi di Amministrazione Mascaro, ponendo l'attenzione sul fatto che si registrano ritardi sull'assegnazione di alcuni beni ed ha proposto un tavolo interistituzionali per accelerare i tempi della giustizia e per difendere anche la sede dell'Agenzia Nazionale a Reggio Calabria e scongiurarne il trasferimento a Roma. Il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà avendo avuto anche un'esperienza come dirigente dell'agenzia dei beni confiscati spiegando le varie difficoltà in questo campo, sottolineando come nel quartiere di Archi riconvertendo un bene confiscato è stato fatto un centro per le vittime innocenti della ndrangheta rimarcando che le Amministrazioni Pubbliche non devono lasciare da solo nessuno visto che in Calabria la ndrangheta è tornata a sparare a bruciare e fare affari. Il primo cittadino di Reggio Calabria è soddisfatto per la volontà del Viminale per far nascere a Reggio Calabria l'Osservatorio sulle intimidazioni e sottolineando come oggi finalmente l'assegnazione si può già avere dalla fase del sequestro del bene. Il Sindaco Paolo Mascaro ha parlato di attacco al patrimonio mafioso come arma di dissuasione a perseguire questa strada malavitosa ricordando che a Lamezia sono già 21 i beni confiscati che potranno diventare 22 con la confisca a Domenico Torcasio ed ognuno di questi dovrà essere simbolo di riscatto. La conclusione è stata affidata ad Arturo Bova Presidente della Commissione Regionale Antindrangheta che con forza ha sottolineato che sulla confisca dei beni va seguito il Modello dell'attuale Reggio non quello precedente, legato ai sopralluoghi con gli studenti di Architettura su tutto il territorio per censire quale beni si possono riutilizzare. Bisogna utilizzare la metodologia di Falcomatà ed anche per questo l'agenzia non può lasciare Reggio Calabria.
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