I consiglieri comunalidi "Partito Democratico" e "Lamezia Insieme" – Mariolina Tropea, Pino Zaffina e Rosario Piccioni – aderiscono alla manifestazione in difesa dell'Ospedale di Lamezia Terme prevista per il prossimo 19 marzo."La nostra adesione alla manifestazione di sabato prossimo giunge a conclusione di un percorso che in questi mesi ci ha visti impegnati in consiglio comunale per tenere alta l'attenzione sulla sanità lametina, non come battaglia campanilistica ma come questione prioritaria per tutta la sanità regionale. Al di là del colore politico, abbiamo sempre denunciato come la gestione commissariale della sanità calabrese abbia progressivamente depauperato una realtà importante come quella dell'Ospedale di Lamezia che serve un bacino d'utenza di circa 150 mila persone e che, per la sua collocazione strategica, è fondamentale per garantire il diritto alla salute a tantissime persone in tutta la Provincia di Catanzaro. La chiusura di alcuni reparti stabilita dall'ultimo decreto del commissario Scura è la punta dell'iceberg di un processo che, già da quando al governo della Regione c'era Scopelliti e il centrodestra, punta a smontare pezzo dopo pezzo l'Ospedale di Lamezia. Non è ammissibile che i cittadini paghino le conseguenze di una gestione meramente ragionieristica della sanità, che manca di visione politica, che non considera le ripercussioni drammatiche sulla vita di tante persone, che mortifica i tanti professionisti eccellenti che con passione e competenza svolgono il loro lavoro all'interno del nosocomio lametino. Sabato prossimo di fronte all'Ospedale ci sarà tutta la città che, al di là dei colori politici e delle appartenenze, chiederà a una sola voce che venga garantito ai cittadini di Lamezia e dell'hinterland il diritto alla salute, che si salvaguardi un presidio fondamentale che può e deve continuare a svolgere un servizio di qualità per tutti i cittadini calabresi. Invitiamo a partecipare le persone vicine ai nostri movimenti, le associazioni e i cittadini perché tutti insieme ci sentiamo protagonisti di una battaglia che non è di difesa di un privilegio, ma di garanzia di diritti fondamentali per un intero territorio".