Lamezia: Don Di Noto "Pédopornografia secondo businnes illegale"

«La pornografia e la pedopornografia sono diventati il secondo business per l'economia illegale e le mafie dopo la vendita di armi». Lo ha detto don Fortunato Di Noto, fondatore dell'associazione Meter, intervenendo al liceo Campanella di Lamezia Terme, secondo quanto riporta un comunicato dell'istituto scolastico, nell'ambito di un incontro promosso con l'Ufficio Diocesano per la Pastorale Familiare. «La foto di un bambino abusato da un adulto sulla Rete - ha aggiunto il sacerdote - arriva a costare 500 euro e diventa un mezzo per amplificare i guadagni, un vero e proprio mercato sulla pelle dei bambini il cui corpo diventa oggetto di guadagno. C'è tanta irresponsabilità tra i ragazzi nell'uso della Rete. Tante ragazze e tanti ragazzi non sono consapevoli che nel mondo della globalizzazione dell'immagine, la loro identità può essere acquistata e venduta come un qualsiasi prodotto. Le grandi società del web fanno affari sulle immagini e sui corpi che con spregiudicatezza e irresponsabilità vengono caricati sulla Rete, insieme a una grande mole di informazioni e riferimenti personali». «Solo creando un'alleanza tra la famiglia, la scuola, la Chiesa e le diverse agenzie educative - ha detto ancora don Di Noto - possiamo promuovere un'educazione digitale 'liberante', in cui il Web non è qualcosa che ci schiavizza e ci ingloba, ma siamo noi i protagonisti con il nostro pensiero e la nostra capacità». 
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