La seduta che sarebbe incentrata sulla situazione della Sacal si apre con la comunicazione delle dimissioni già note del vicesindaco e dell'assessore al bilancio (che entro il 18 aprile potrebbero essere respinte dal sindaco, opzione però attualmente non nelle intenzioni del primo cittadino)
Il 9 ottobre la terna dei revisori dei conti era stata formata con Mario Marazzo presidente e componenti Luciano Ritorto e Giovanni Musacchio, sei mesi dopo viene già effettuato un cambio: entra Francesco Antonio Bruno al posto di Marrazzo, con Musacchio che assume la presidenza.
Di Sacal inizia a parlare il componente nel cda in quota Comune, Emanuele Ionà, sollecitando nuovamente la sottoscrizione dell'aumento di capitale per come previsto dalla legge, che dovrà essere assicurato entro fine ottobre, elenca gli adeguamenti alle normative vigenti effettuati dalla società che gestisce lo scalo aeroportuale nell'ultimo anno. Tra queste la creazione, contestata da alcuni sindacati, della nuova società di handling (nel 2016 al 100% partecipata da Sacal, successivamente con apertura ai privati), richiamando la sentenza con la quale l’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha condannato SAVE (Società di gestione dell’Aeroporto di Venezia) per violazione dell’art. 8 della citata legge n. 287/90.
Vengono annunciati poi come in corso i bandi per i servizi di primo soccorso aeroportuale, di pulizia dell’area non aviation, di sicurezza dell’area aeroportuale, di manutenzione e conduzione impianti di climatizzazione, così come quello per il direttore generale.
Ionà, scusandosi per «i 70 giorni di ritardo con cui la relazione semestrale arriva in consiglio», rimarca come «la Iraniana effettua il 49% dei passeggeri in transito da Lamezia, con contratto da dover rinnovare essendo scaduto il 31 marzo, senza ricevere contributi per incentivare il mantenimento di tale servizio che è alla base dei flussi turistici in Calabria. Ciò anche alla luce dei tagli dei voli effettuati da Alitalia, che nel corso dell’anno 2015 ha operato una riduzione di voli effettuati su Milano Linate creando un notevole disagio dal punto di vista dei flussi turistici, facendo registrare un decremento percentuale pari al 9% sul traffico passeggeri, voli nazionali, corrispondente mediamente a circa 20.000 passeggeri al mese. Tale circostanza ha avuto un impatto negativo sul conto economico dell’anno 2015, chiuso per l’esercizio 2015 con una perdita che comunque non intacca il valore patrimoniale della società, con l'aeroporto lametino che rimane comunque tra i 12 strategici nazionali».
Nonostante ciò si comunica che «il traffico è aumentato del 5% dal 2012, con periodo di maggiore traffico tra maggio e settembre (circa il 52% del totale passeggeri dell’aeroporto e il 51% dei movimenti annuali degli aeromobili), caratteristiche confermata negli anni», ma per il futuro strategica sarà la costruzione, annunciata ma mai avviata, della nuova aerostazione, che «porterà un incremento del numero di negozi con l'aumento dell'area commerciale (dagli attuali 1050 mq si passerà ad una superficie di circa 3700 mq di cui 2300 destinati al food e i restanti al no food), con metà dell'investimento (50.600.000 euro) che sarà assicurato da un mutuo a carico di Sacal per entrare in servizio con la nuova aerostazione nel 2018» spiega il rappresentante del Comune nel cda Sacal, «ed è previsto che dal 2016 al 2019 la crescita totale del traffico sarà pari al 9,20% con un totale passeggeri di 2.617.071 unità, con conseguenze dirette anche sui servizi non avio (parcheggi 1,9 €/mln nel 2016 a 2,1 €/mln nel 2019; negozi da 0,37 €/mnl nel 2016 a 0,58 €/mnl nel 2019; ristorazione da 0,47 €/mnl nel 2016 a 0,81 €/mnl nel 2019; pubblicità da 0,18€/mnl nel 2016 a 0,32 €/mnl nel 2019), con un piano quadriennale investimenti 2016/2019 da 63.921.000 euro (31.450.000 finanziati con fondi propri e 32.471.000 con fondi pubblici). A tal fine, è stato elaborato un conto economico previsionale per i 4 anni con una lieve perdita nel 2016 ed un utile di esercizio nei successivi altri 3 anni».