Fermo restando, ed apprezzando, la volontà dei membri del coordinamento 19 marzo sulla difesa del nostro presidio ospedaliero, considero però
sterili ed alquanto inefficaci dibattiti pubblici come quello tenuto
ieri sera al Teatro Grandinetti, soprattutto se si pensa che proprio da
quel 19 marzo, giorno della mobilitazione popolare in città contro il
decreto Scura, nulla di concreto si e’ ancora ottenuto e nessuna
risposta è giunta da parte del commissario alla sanità .
Esilarante poi il passaggio che ha visto l’intervento dell’On. Baldo Esposito, un politico espressione dell’ Ncd, lo stesso del Ministro alla sanità Lorenzin, di quella che venne a far passarella da campagna elettorale nel 2014 promettendo potenziamenti del nostro ospedale, sblocco turn-over ed assunzioni dei primari mancanti, il quale si lascia andare ad un contributo assai semantico volto più a riscuotere qualche applauso che nel servire concretamente per la causa.
La mia persona è stata da sempre in lotta per i problemi che hanno riguardato la Sanità in Calabria e specie a Lamezia, non ho mai infatti lesinato attacchi mirati verso chi, di questo sfacelo attuale, è responsabile ed anche verso chi ne è stato complice. Alla luce di quanto uscito dal dibattito pubblico del Teatro Grandinetti, torno ad insistere che certe lotte devono essere scevre da forme burocratiche e “politicamente corrette” specie se si chiede che il tutto sia accompagnato da una partecipazione popolare e senza bandiere di alcuna forza politica. Pertanto urgono, a tal riguardo, manifestazioni di forte impatto che vedano il popolo protagonista, azioni eclatanti volte a far capire che, nella terza città della Calabria, la gente non ci sta a subire ancora soprusi ed in questo non posso che essere d’accordo con la posizione del consigliere comunale Mimmo Gianturco, il quale ieri ha ribadito a menadito questo concetto.
Lamezia ha bisogno di una nuova classe dirigente fatta di persone che non si piegano alle logiche partitiche e di territorio, come è stato sempre negli ultimi 30 anni, e dove il prezzo più alto di scelte scellerate è stato proprio pagato nel settore della Sanità con l’odierna triste e desolante situazione che si presenta dinanzi ai nostri occhi.
Igor Colombo
Lamezia non Conforme
Esilarante poi il passaggio che ha visto l’intervento dell’On. Baldo Esposito, un politico espressione dell’ Ncd, lo stesso del Ministro alla sanità Lorenzin, di quella che venne a far passarella da campagna elettorale nel 2014 promettendo potenziamenti del nostro ospedale, sblocco turn-over ed assunzioni dei primari mancanti, il quale si lascia andare ad un contributo assai semantico volto più a riscuotere qualche applauso che nel servire concretamente per la causa.
La mia persona è stata da sempre in lotta per i problemi che hanno riguardato la Sanità in Calabria e specie a Lamezia, non ho mai infatti lesinato attacchi mirati verso chi, di questo sfacelo attuale, è responsabile ed anche verso chi ne è stato complice. Alla luce di quanto uscito dal dibattito pubblico del Teatro Grandinetti, torno ad insistere che certe lotte devono essere scevre da forme burocratiche e “politicamente corrette” specie se si chiede che il tutto sia accompagnato da una partecipazione popolare e senza bandiere di alcuna forza politica. Pertanto urgono, a tal riguardo, manifestazioni di forte impatto che vedano il popolo protagonista, azioni eclatanti volte a far capire che, nella terza città della Calabria, la gente non ci sta a subire ancora soprusi ed in questo non posso che essere d’accordo con la posizione del consigliere comunale Mimmo Gianturco, il quale ieri ha ribadito a menadito questo concetto.
Lamezia ha bisogno di una nuova classe dirigente fatta di persone che non si piegano alle logiche partitiche e di territorio, come è stato sempre negli ultimi 30 anni, e dove il prezzo più alto di scelte scellerate è stato proprio pagato nel settore della Sanità con l’odierna triste e desolante situazione che si presenta dinanzi ai nostri occhi.
Igor Colombo
Lamezia non Conforme